Ri_Generazione Democratica sulla situazione del comune di Lamezia
"Abbiamo già contestato in precedenza alla amministrazione Mascaro il fatto che le donazioni modali proposte per ricapitalizzare la Sacal sono illegittime (le abbiamo definite bluff); che la Multiservizi va inserita all’interno delle logiche dell’ATO provinciale, affinché venga rilanciata alla grande (senza credere alle vane parole di Abramo); che la Tari 2016 non tiene conto delle entrate dalla vendita dei rifiuti per oltre un milione di euro (e andrebbe pertanto abbassata); che è stata presentata una proposta per portare 70 studenti Universitari nel centro di Lamezia (e che incredibilmente non è stata colta al volo). Ma per chiare ragioni politiche non abbiamo mai avuto risposta". E' quanto scrive per Ri_Generazione Democratica, PD Lamezia Terme, Andrea Falvo.
"Questa volta - continua la nota - segnaliamo un fatto ancora più grave, non solo sul piano politico ma soprattutto su quello del rispetto della Legge. Speriamo che questa volta la Giunta risponda.
Il 17 marzo, il Consiglio comunale ha approvato un regolamento che contiene disposizioni gravemente illegittime.
Un regolamento per l’affidamento di servizi e lavori in modo diretto nel quale, alla fine, è stato furbescamente inserito un articolo che dà la possibilità alla Giunta di affidare incarichi legali “fiduciari”, anche solo per consulenze, fino a 100.000 euro!
"Ma non solo, l’art. 40 consentirebbe anche incarichi fino a 100.000 euro per consulenze:
“a) di natura tributaria, fiscale o contributiva; b) di advisor tecnico, giuridico, amministrativo o finanziario; c) prestazioni notarili; d) consulenza, informazione e giuridica o giuridico-amministrativa; e) altri servizi intellettuali non riconducibili direttamente a compiti d’istituto o per i quali le professionalità dei servizi interni siano assenti o insufficienti”.
A parte le tante battute che i “servizi intellettuali” da 100.000 euro spingerebbero a fare, vogliamo rilevare che le disposizioni proposte dalla Giunta ed approvate dal Consiglio comunale sono tutte illegittime, e tutti gli incarichi potrebbero essere invalidati in quanto conferiti in violazione della legge amministrativa, con conseguente danno per le casse comunali.
La legge richiede infatti che vengano espletate procedure ad evidenza pubblica per affidare incarichi e consulenze del genere. E chi ha scritto il regolamento conosce la legge, visto che alla fine del comma 1 ha richiamato la giusta norma da applicare in materia, ovvero l’art. 20 del TUEL (ma solo per consulenze legali superiori a 100.000 euro…).
Per altro, dal 19 aprile il TUEL è stato abrogato, e il nuovo codice degli appalti impone una revisione dei regolamenti relativi ad affidamenti sotto soglia, in quanto la riforma innova profondamente la materia.
Diffidiamo quindi gli Uffici del Comune a non far conferire incarichi e consulenze in forza dell’illegittimo regolamento in questione, in vigore dallo scorso 6 aprile, ed esortiamo la Giunta a prendere atto di quanto sopra, abrogando il regolamento e adottandone uno conforme al nuovo codice degli appalti.
I consiglieri d’opposizione - conclude la nota - da parte loro, in assenza di adeguate iniziative, non sarebbe male se interessassero della questione il Consiglio Comunale".