Cittadinanza democratica: differenziata, “cose da pazzi al Comune di Gioia Tauro”
Nel nuovo Bando per la Raccolta della Differenziata esterna l'Amministrazione comunale di Gioia Tauro guidata dal sindaco Giuseppe Pedà ha deciso di non prevedere per le ditte partecipanti neanche una soglia minima di differenziata da raggiungere una volta ottenuto l'appalto.
Così si legge sul sito della Suap e così è stato risposto ufficialmente dal Comune ad una ditta partecipante alla gara che aveva chiesto, tramite la Suap di Reggio Calabria, “di sapere se per il periodo individuato dalla documentazione di gara (8 mesi) è previsto un obiettivo minimo di raccolta differenziata da raggiungere?”
“la sconvolgente risposta dell'amministrazione comunale è stata un categorico ‘Non è previsto obiettivo minimo di raccolta”. È quanto affermano Renato Bellofiore, capogruppo in consiglio comunale per il movimento Cittadinanza Democratica e Jacopo Rizzo, già assessore al Comune di Gioia Tauro aggiungendo che “aparte l'andare contro le direttive stabilite nel Testo Unico Ambiente, previsto dal D.lgs 152/2006 e ss.mm.ii, e contro la deliberazione di Giunta Regionale Calabria n. 407/2015, che riprendendo tale normativa sull'ambiente nel rimodulare il nuovo Piano Regionale dei rifiuti ha stabilito per i comuni una raccolta dei rifiuti differenziata non inferiore al 65%”.
“Quindi – proseguono Bellofiore e Rizzo - secondo l'Amministrazione comunale anche se la futura ditta esterna che effettuerà il servizio alla modica cifra di 852.600,00 euro (Iva esclusa) per soli 8 mesi (e non per un anno intero come molti in città hanno pensato) dovesse fare una differenziata pari allo 0%, come in realtà accade oggi in città, sembrerebbe di capire che i cittadini dovranno pagare lo stesso, e con la beffa di pagare anche una multa alla Regione Calabria per mancata raccolta della differenziata”.
“Se così sarà, il nostro Comune perderà tutte le entrate per la vendita del materiale raccolto, pagherà - come si diceva - una maggiorazione delle tasse dovuta alle multe per il mancato raggiungimento delle soglie minime di raccolta differenziata stabilite e subirà anche un grave disservizio. Tutte queste cose a danno delle tasche dei cittadini e dell'ambiente. Ricordiamo che – proseguono da Cittadinanza Democratica - solo di recente, ad aprile 2014, con l'amministrazione Bellofiore i dati ufficiali di raccolta differenziata comunicati dall'ente attestavano una raccolta arrivata al 62%. Meno male che per partorire tutto questo la nuova amministrazione si è impegnata solo per un anno che se ne impiegavano due chissà che combinavano!
“Sensibilità e rispetto per l'ambiente uguale allo zero come si può notare oggi dove - concludono Bellofiore e Rizzo - il differenziato diviso dai cittadini viene mischiato tutto insieme con l'indifferenziato all'interno degli autocompattatori con buona pace dei tavoli tecnici di tutela ambientale, dei silenti ambientalisti ondivaghi di nuova generazione, dei movimenti di protesta ormai tristemente umanizzati e della minoranza benevola timidamente aggrappata alla sottana della comprensiva mamma maggioranza”.