I ragazzi di “Impronte e Ombre” incontrano Filippo Cogliandro
Continuano le visite studio dei ragazzi del progetto “Impronte ed Ombre. Vite, storie e immagini di vittime della ndrangheta”. Dopo l’incontro a Polistena con il sindaco Michele Tripodi e con le realtà giovanili del territorio impegnate nella lotta alla mafia, domani 23 aprile alle ore 10:00 i partecipanti e lo staff del progetto incontreranno Filippo Cogliandro presso il suo ristorante L'Accademia.
Oggi in pieno centro della città di Reggio Calabria, il ristorante inizia la sua lunga storia a Lazzaro. Filippo è lo Chef reggino che nel 2008 si ribellò al pizzo sporgendo denuncia e facendo arrestare i suoi estorsori. La spiaggia di fronte al suo ristorante è stata la prima ad sventolare le bandiere della legalità, quelle di Libera.
Filippo Cogliandro è un esempio per tutta la Calabria: liberarsi dalle catene che derivano dalla cultura della sopraffazione e della prevaricazione è possibile, oltre che necessario. La scelta di coinvolgere lo chef riflette la volontà di mettere in luce una delle realtà positive che si distingue in Calabria nella lotta alla ‘ndrangheta e di veicolare al meglio il messaggio di colui il quale nel 2013 è stato anche nominato ambasciatore antiracket per la ristorazione italiana nel mondo.
Domani Filippo racconterà ai ragazzi la sua esperienza e il suo percorso di vita che unisce la dedizione e la passione per il suo lavoro alla volontà di rendere consapevole la cittadinanza del fatto che "denunciare conviene". Condividerà il suo messaggio, dando speranza e motivazione a chi, come i ragazzi di Impronte e ombre, si impegna per approfondire la conoscenza delle dinamiche, strutture, attività economiche della ndrangheta, portare avanti la memoria delle vittime e combattere la mentalità mafiosa con le armi della cultura.
Prosegue cosi, con esperienze sul campo e incontri arricchenti sul piano umano, l’iter verso la costruzione di un percorso condiviso di legalità, cuore pulsante di questo percorso progettuale.