Iniziativa No Triv a Crotone il 27 Aprile
"A Crotone Mercoledì 27 aprile dalle 14.15 sul lungomare presso la piazza “Rino Gaetano” una nuova puntata della trasmissione di LaC “I fatti in diretta” si occuperà del post referendum."Lo si legge in una nota del Comitato No Triv di Crotone.
"A Crotone vi è stata una bassa percentuale di votanti - continua la nota - eppure è l’unica città calabrese ad ospitare le trivelle, per giunta proprio entro le 12 miglia dalla costa e tutti ad una distanza inferiore alle 12 miglia anche dalle aree protette, quindi di fatto in violazione delle norme? Delle 6 piattaforme poste in bella vista lungo le coste del crotonese fino a Capocolonna, tre risultano “non eroganti”. Uno con testa pozzo Luna 27, del titolo minerario F.C1.AG in scadenza il 24/05/2017. Uno con testa di pozzo Luna 40 SAF, del titolo D.C1.AG, in scadenza il 7/07/2018. L’ultimo con testa di pozzo Hera Lacina 014 DIR A, del titolo D.C4.AG in scadenza il 31/03/2021. Questi dati sono stati diffusi anche da Greenpeace nel rapporto “Vecchie spilorce” relativo alle vecchie strutture che avrebbero dovuto essere smantellate in caso di vittoria del SI al referendum.Non è stato cosi. Quindi queste strutture rimarranno nelle loro postazioni fino a tempo indefinito. In attesa anche queste poi di bonifica. Da aggiungere magari alla bonifica attesa da anni dei vari siti inquinati. Ricordiamo che a Crotone vi è anche il sito SIN (Sito di Interesse Nazionale) relativo alla infinita quantità di rifiuti e scarti industriali che la vecchia Pertusola ha lasciato sotterrati in diversi punti o assemblati nei “cubilot” utilizzati per costruire scuole e caserme."
"Ma perché a Crotone - si legge ancora - vi è stata una bassa percentuale di votanti? Segno che l’estrazione di metano da oltre 30 anni ha prodotto dei benefici in città? Le royalties hanno forse ricompensato gli infiniti disagi che una città spopolata dai giovani in cerca di occupazione altrove si ritrova ora in uno stato di abbandono? Oppure la rassegnazione, l’isolamento e la delusione hanno definito il distacco dalla politica? O forse l’apatia ed il disinteresse prevalgono su qualsiasi forma di intervento sociale?Ci incontriamo in piazza per parlarne in diretta, con ospiti in studio Carolina Pellegrino, ricercatrice dell’Unical di diritto ambientale, Antonio d’Agostino del Forum delle Associazioni di Vibo e Ivan Falvo D’Urso dell’ARCI di Lamezia Terme. In collegamento via skipe vi sarà Enzo di Salvatore, docente di diritto costituzionale ed estensore dei quesiti referendari."
"Tre sono gli illeciti sollevati dall’esito del referendum. La durata infinita delle concessioni - conclude la nota - viola il principio della libera concorrenza, che regola la normativa europea relativa alle concessioni. Inoltre la “sanatoria” delle concessioni scadute consentirebbe a queste ultime di continuare ad estrarre anche se il titolo minerario non è più attivo ed inoltre vi sono le denunce giunte da più parti nei confronti del primo ministro Renzi e dell’ex capo dello Stato Napolitano che hanno invitato al non-voto gli elettori di fatto commettendo una violazione delle legge."