Padre e figlio uccisi a Genova, il presunto killer: “Mi sono difeso”
Avrebbe cambiato la propria versione, Salvatore Maio, il 62enne, accusato di aver ucciso Adriano e Walter Lamberti a Genova. E l’avrebbe fatto durante l’interrogatorio di convalida davanti al gip, affermando che la pistola usata per sparare a padre e figlio sarebbe stata ereditata.
A poche ore dal delitto, infatti, l’uomo avrebbe confessato di non essere il proprietario dell'arma che, secondo l’accusato, era dei due. Poi la confessione, il 62enne avrebbe infatti affermato di essersi difeso, perché inseguito e raggiunto dalla coppia. Da qui lo scoppio di una lite sfociata con gli spari. Tra i motivi del gesto ci sarebbero apprezzamenti fatti alle donne con le quali l’uomo si sarebbe accompagnato la sera dell’omicidio.