Diamante, spettacolo “AldilaDelMare”
Nuovo importante appuntamento a Diamante per la compagnia “Teatro Assud”, che, in collaborazione con la “Casa sulla Roccia”, presenta al Cineteatro Vittoria lo spettacolo “AldilaDelMare”. Prevista una doppia data per questo evento che coniuga teatro e solidarietà: giovedì 5 maggio alle ore 20,30, partecipando allo spettacolo serale si potrà liberamente contribuire all'associazione “La Casa sulla Roccia” di Avellino, e venerdì 6 con una replica mattutina (inizio ore 9,00), riservata alle scuole cittadine e del territorio.
L'iniziativa vede il patrocinio degli Assessorati alla Cultura e al Welfare del Comune di Diamante. Il testo dello spettacolo è su testo di Paolo Capozzo, attore e pluripremiato drammaturgo. In scena: Ramona Barbieri, Elena Spiniello, Micol Barbieri, Maurizio Picariello, Raffaele Zenca. La regia è di Maurizio Picarello. Il Tecnico è Raffaele Bianco, mentre le Scene sono di Gianni Di Nardo. I ragazzi di Teatro “Assud” tornano nuovamente in scena a Diamante con la loro riconosciuta bravura, portando la loro significativa testimonianza di vita contro le dipendenze. Il percorso della compagnia nasce dalla collaborazione tra il Teatro di Gluck e l’Associazione La Casa sulla Roccia che, dal 2006, ha inserito nelle attività della Comunità Terapeutica il laboratorio teatrale, come strumento educativo di espressione del sé, di incontro con l’altro e di prevenzione alle dipendenze.
Da questo percorso è nata una compagnia stabile formata da attori emergenti che hanno concluso o che sono al termine del loro percorso terapeutico e attori professionisti del Teatro di Gluck. Questa esperienza è cresciuta negli anni anche al di fuori della comunità come mezzo per parlare agli adolescenti, ai giovani, alla gente. Lo spettacolo che sarà rappresentato a Diamante “AldilàDelMare” come si legge nelle note di regia “è una favola moderna, che, in forma di divertente allegoria, racconta dei sentimenti contraddittori del mondo “evoluto” (ovvero di quella parte del pianeta Terra che comunemente è detto occidente industrializzato) nei confronti dei popoli che “vivono al di là del mare”.
E’ chiaramente ispirata a fatti realmente accaduti, che ancora stanno accadendo in varie parti del mondo e che, nel bene e nel male, ci vedono tutti coinvolti. Così il mare di questa favola diventa il simbolo di una linea di confine tra noi e “gli altri”, tra bianco e nero, tra nord e sud. Il grande mare della nostra cattiva coscienza ci “difende” di volta in volta dagli “altri mondi”: extracomunitari, albanesi, terroni, barboni, zingari; un mare troppo grande anche solo per immaginare di attraversarlo. Lo spettacolo che è nato intorno a questa storia è cantato e ballato, oltre che recitato, e risulta un vero e proprio musical che, come tutti gli spettacoli del Teatro Assud, coinvolge sistematicamente il pubblico sul sottile filo tra teatro e gioco, tra esilarante comicità e riflessione, tra il desiderio naturale di voler essere dalla parte dei buoni ed il dubbio che in realtà i “buoni” non sono quelli che pensavamo”.