Cirò entra a far parte dell’Associazione nazionale Città del vino
Identità e sviluppo sostenibile, con la sua straordinaria tradizione enologica Cirò, non poteva non far parte dell’Associazione nazionale Città del Vino. Questo importante territorio regionale, per storia e natura vocato alla produzione di eccellenti uve esportate, riconosciute ed apprezzate in tutto il mondo meritava da tempo di riconquistare un riconoscimento così prestigioso. Il risultato di oggi è stato possibile grazie alla sensibilità ed all’impegno profuso dall’Esecutivo CARUSO. Al Sindaco e alla sua squadra faccio i migliori auguri con l’auspicio che possano rafforzarsi le sinergie tra le due nostre amministrazioni in tema di ritorno alla terra, di valorizzazione delle eccellenze identitarie e di marketing territoriale.
È quanto dichiara il Sindaco di Saracena Mario Albino Gagliardi, coordinatore regionale dell’associazione Città dell’Olio, complimentandosi con tutta la comunità di Cirò per il ritorno, dopo anni, nel sodalizio nazionale che raggruppa e promuove le città italiane del vino.
Dopo l’assemblea nazionale che ha visto coinvolti tutti i sindaci delle città italiane aderenti, al Primo Cittadino Mario Caruso, nella giornata di ieri (domenica 8 maggio) a Ravello (Salerno) è stata consegnata ufficialmente la bandiera della Città del Vino. – Ad accompagnare Caruso c’era anche il vicesindaco Francesco Paletta e il consigliere comunale Mario Romano. – A rappresentare la Calabria a c’era anche Mario Albino Gagliardi, sindaco di Saracena.
La tappa di ieri fa seguito alla volontà del Comune di CIRÒ di rientrare (dopo circa un decennio) nell’associazione nazionale, deliberata dalla Giunta nei mesi scorsi ed al proficuo incontro svoltosi in Calabria tra lo stesso Caruso ed direttore Amministrativo Paolo Benvenuti.
Sono molto orgoglioso – dichiara il Sindaco di Cirò – per l’ulteriore traguardo raggiunto dalla nostra Città e dall’intero territorio che, come è noto, produce l’80% del vino calabrese. Siamo certi che, nel quadro delle diverse iniziative e finalità portate avanti su scala nazionale dalle Città del Vino, la nostra partecipazione si dimostrerà valore aggiunto per l’impegno non solo istituzionale ma anche dell’importante mondo produttivo locale. Per quel che ci riguarda – conclude Caruso – il prossimo obiettivo da condividere è un piano regolatore per la tutela dei vigneti e la valorizzazione e promozione delle strade del vino.
L’obiettivo dell’Associazione è quello di aiutare i Comuni (con il diretto coinvolgimento di Ci.Vin srl, sua società di servizi) a sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, tutte quelle attività e quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro. Un esempio concreto è l'impegno per lo sviluppo del turismo del vino, che coniuga qualità dei paesaggi e ambienti ben conservati, qualità del vino e dei prodotti tipici, qualità dell'offerta diffusa nel territorio ad opera delle cantine e degli operatori del settore. Il turismo rurale nelle Città del Vino è in crescita costante. Con oltre 3 miliardi di euro di fatturato stimati e circa 5 milioni di enoturisti (secondo i rapporti annuali dell’Osservatorio sul turismo del vino), l'enoturismo si pone al centro delle politiche di crescita locale. È questa una forma di turismo di esperienza che privilegia la sostenibilità, l’incontro con il territorio, e la conoscenza diretta dei suoi protagonisti: i vignaioli e la gente che qui lavora e vive.