Controlli a Petilia, sanzionati 3 negozi
I Carabinieri di Petilia Policastro, comandati dal Tenente Felice Bucalo, hanno proseguito la loro azione nell’area del Comune di Roccabernarda, già battuto la scorsa settimana da una prima ondata di controlli. Al netto degli ultimi episodi, il comando della Compagnia ha risposto alla legittima domanda di sicurezza pervenuta dalla popolazione, coordinando l’impiego di una pattuglia per ogni Stazione dell’Alto Marchesato, nonché uomini e mezzi del Nucleo Operativo-Radiomobile, per un totale di 12 macchine e circa 30 agenti.
Dalle 15 e fin oltre le 21, tutte le strade di accesso al paese sono state presidiate disloacando posti di controllo con personale dell’Arma in divisa. Oltre al controllo della circolazione e al rispetto del codice stradale, è stata posta particolare attenzione all’individuazione di soggetti pregiudicati, per un totale di 71 persone identificate, 48 veicoli fermati, alcuni dei quali perquisiti.
Molte le infrazioni rilevate; un pregiudicato rocchisano, in passato già sorvegliato speciale, ha subito il fermo amministrativo del proprio trattore e si è visto imporre una sanzione che la Prefettura vorrà valutare tra i 3000 e i 6000 euro.
Contemporaneamente altri militari in divisa ed in borghese hanno svolto 7 perquisizioni locali, tra negozi ed abitazioni, riconducibili a soggetti titolari di precedenti di polizia. A quanto detto si aggiunge poi l’intervento del personale del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (il NAS) di Cosenza che ha operato le verifiche di propria competenza tra i locali lungo le strade principali del paese.
Tre esercizi sono stati colpiti da sanzioni amministrative, avendo violato norme inerenti la sicurezza e salute dei consumatori. Un primo bar di Via Fiume Tacina ha visto disporre la sospensione-chiusura dei locali del laboratorio del valore complessivo di 25mila euro, nonché una multa da mille euro; in un secondo bar di viale Trieste è stata imposta una sanzione di mille euro; il deposito di un ristorante pizzeria di viale dei Bizantini, del valore complessivo di 40mila euro, è stato chiuso e l’esercizio è stato sanzionato per un valore di 2mila euro.