Controlli dei carabinieri nel reggino, 4 arresti

Reggio Calabria Cronaca

15 perquisizioni, 136 controlli a persone e autovetture, nonché 4 arresti sono stati eseguiti dai Carabinieri nell’area tirrenica della provincia di Reggio Calabria, in particolare nei comuni di Palmi, Seminara, Gioia Tauro e Rosarno.

L’operazione, svolta nella giornata di ieri, rientra nel piano di azione nazionale e transnazionale denominato “Focus ‘ndrangheta”, coordinato dalla locale Prefettura, ed ha visto a lavoro oltre 70 i militari dalle Compagnie di Palmi e Gioia Tauro e dalla Tenenza di Rosarno

In particolare, a Seminara, i militari hanno tratto in arresto un 24enne, G.O., già noto alle forze dell’ordine, in ottemperanza all’ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi - Ufficio Esecuzioni Penali. Il ragazzo dovrà espiare la pena della reclusione di anni 2, mesi 7 e giorni 15, in regime di detenzione domiciliare, per i reati di ricettazione e detenzione abusiva di armi, commessi in Seminara nel settembre del 2014.

A Gioia Tauro, invece, sono finiti in manette V.A., di anni 39, e G.A., di 59, entrambi già noti alle FF.OO.. I due sono ritenuti responsabili di combustione illecita di materiale solido pericoloso in concorso e resistenza a un pubblico ufficiale, in quanto sorpresi a bruciare un considerevole quantitativo di materiale plastico per estrarne il rame che successivamente caricavano su un camion. I due uomini, nel tentativo di sottrarsi al controllo, avrebbero strattonato ripetutamente i militari operanti che riuscivano, comunque, a bloccarli.

Mentre, a Rosarno, un cittadino Polacco di 38anni, Piotr Szeliga, già noto alle forze dell’ordine, in ottemperanza all’ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi - Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena della reclusione di 9 mesi per reati contro il patrimonio commessi in Rosarno.