Comunali: Antimafia, 14 candidati “impresentabili”
Sono 14 i candidati alle elezioni comunali di domenica 5 giugno ritenuti "impresentabili" dalla commissione parlamentare Antimafia. Si tratta di 8 candidati che avrebbero sottoscritto dichiarazioni false, 3 incandidabili e 3 casi relativi a codice di autoregolamentazione. Il monitoraggio della commissione ha riguardato 13 Comuni chiamati al voto, tra i quali Roma. Gli altri centri sono San Sostene, Joppolo, Badolato, Sant'Oreste, Platì, Ricadi, Scalea, Diano Marina, Villa Di Briano, Morlupo, Finale Emilia, Battipaglia.
Nella relazione della commissione Antimafia sarebbe emerso che il Carmelo Bagnato, il candidato a sindaco di Scalea, è impresentabile, dal momento che dal certificato del casellario giudiziario sarebbe risultata “una sentenza di condanna a due anni di reclusione emessa dalla Corte di Appello di Perugia il 3 dicembre 2010,irrevocabile”, per il reato di bancarotta fraudolenta.
Alessandro Codispoti, candidato a San Sostene nella lista civica "Legalità e libertà" a supporto di Domenico Fera, è "attualmente sottoposto a procedimento penale" per "detenzione illegale di armi e detenzione di sostanze stupefacenti al fine di cessione a terzi" ed è stato già condannato in primo grado, "con sentenza emessa dal tribunale di Catanzaro il 4 luglio 2014" a cinque anni di reclusione e 35 mila euro di multa. La Corte di appello di Catanzaro, con decisione del 18 maggio 2016, "ha parzialmente riformato la sentenza di condanna, assolvendo Codispoti dai reati in materia di armi per non aver commesso i fatti, rideterminando quindi la pena in quattro anni di reclusione e 30 mila euro di multa per il reato in materia di stupefacenti, confermando infine la pena accessoria della interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. La condizione di Codispoti - conclude la relazione dell'Antimafia - potrebbe rientrare, in caso di elezione, nell'ipotesi di sospensione e decadenza di diritto prevista della legge Severino.
(ultimo aggiornamento 18:51)