Crotone. Gli attivisti del moVimento si disiscrivono dal 5 Stelle
"La sera di domenica 29 maggio, in piazza Marinai D’Italia abbiamo assistito all’ennesimo sermone dei Big del Partito 5 Stelle. Quello più apprezzato pare sia stato dell’uomo immagine per eccellenza: Alessandro Di Battista. Abbiamo dovuto constatare che ormai i discorsi e gli slogan per esaltare la piazza son sempre gli stessi: Onestà, l’importanza della rete, uno vale uno, la democrazia diretta, i cittadini decidono, tutti a casa, etc. etc. Ci dispiace confutare con prove tutto quanto detto in piazza dai vari parlamentari 5 stelle che preferiscono non dire la verità illudendo un popolo stremato dalla crisi economica e dalla crisi morale e politica".
E' quanto scrive in una nota il meeup Gruppo storico di Crotone nella quale sottolinea "intanto che onestà non può essere solo uno slogan ma una pratica quotidiana. Una qualità che - scrivono - necessiterebbe di applicazione quotidiana e non di strumentalizzazione a consumo. Prova ne è che dell’ultima raccomandata inviata allo staff il 18 maggio scorso (di cui alleghiamo copia) e sottoscritta singolarmente da un folto numero di attivisti crotonesi iscritti al movimento 5 stelle (ci si è fermati a 30+1 per un aspetto simbolico che spiegheremo), è stata per l’ennesima volta completamente ignorata dagli “organi di partito”: staff, Direttorio, Beppe Grillo e Casaleggio Associati".
E allora il Gruppo si chiede "come può il Partito 5 Stelle dare voce ai cittadini quando non considera nemmeno gli attivisti iscritti? Ci verrebbe da dire che “l’ipocrisia andrà di moda” e non l’onestà. Gli uomini immagine del moVimento calabrese e nazionale preferiscono non parlare con gli attivisti che da gennaio stanno chiedendo delucidazioni su alcuni aspetti organizzativi e su alcune procedure. Alle richieste inoltrate con raccomandate AR non v’è stata alcuna risposta (esattamente come fa Renzi con lo stesso M5S, cit. Di Battista alla trasmissione “DiMartedì” del 17 maggio). Tutto ciò per sostenere e difendere la linea del cittadino portavoce Nicola MORRA, nostro dipendente ma che pare sia stato nominato coordinatore regionale (carica non prevista nel movimento) ad insaputa degli attivisti tutti. Lui usa Crotone come un suo feudo. Peggio della vecchia politica che a parole vorrebbe combattere".
"La democrazia a Crotone - aggiugono - non è stata tenuta in alcuna considerazione dal moVimento 5 Stelle. Infatti una votazione con la partecipazione di 600 cittadini crotonesi è valsa più di una votazione che ha visto 1001 cittadini partecipanti (parliamo delle primarie dei due meetup principali in città). Dalle due votazioni sono risultati i due candidati naturali a sindaco per il moVimento 5 Stelle: Ilario Sorgiovanni con 162 voti e Maria Rita Lamanna con 427 voti. La democrazia vera avrebbe voluto un nuovo confronto tra i due o la scelta del più votato. Ma Morra ha inteso sostenere la sua “lista” screditando in tutti i modi e osteggiando anche pubblicamente l’altro meetup e l’altra votazione contravvenendo al suo ruolo di portavoce di tutti, portavoce super partes. Dov’è stata la democrazia diretta tanto sbandierata in pubblico? Ma di cosa parlano i vari Di Battista, Ferrara, Parentela, Morra e nostri portavoce dipendenti vari?"
"Nessuno di loro può dire di non sapere. Tutti - continua il Gruppo Sotirco - hanno ricevuto la loro raccomandata (alleghiamo copie), mail o messaggio facebook. L’atto finale, che potremmo definire la porcata madre, è che è stata inoltrata allo staff anche l’altra lista con candidata a sindaco Maria Rita Lamanna e lo staff, come ultimo atto, ha deciso di non rispondere (e nemmeno di restituire la documentazione inviata). Lo staff (ma chi è questo staff? Da chi è composto? Chi lo ha eletto?) ha deciso di ignorare completamente gli attivisti del meetup Crotone Gruppo Storico e di certificare la lista di Nicola Morra, quella del Meetup Amici di Beppe Grillo.Alla luce di tutto ciò abbiamo deciso, come atto finale, considerato che son venuti meno tutti i principi per cui abbiamo aderito iscrivendoci al moVimento in cui abbiamo creduto, la disiscrizione dal Partito 5 Stelle di Beppe Grillo, ormai diventato autoreferenziale, giustizialista (vedi espulsioni senza appello) e autoritario. E’ una deriva e una mutazione che non ci piace e lo abbiamo segnalato in tutti i modi al garante Giuseppe Grillo detto Beppe".
Sbottano poi nella nota: "Ora siamo stufi! Nell’ultima raccomandata del 18 maggio abbiamo evidenziato che Nicola Morra è stato selezionato nelle parlamentarie del 2012, per la sua candidatura al senato, da 30 voti espressi da attivisti storici. Proprio quelli che lui va falcidiando in tutto il territorio calabrese. Morra con soli 30 voti ricevuti si trova a fare il senatore della Repubblica, cittadino portavoce per la Calabria. In virtù di ciò abbiamo deciso di inviare allo STAFF di Beppe Grillo (che risponde a Beppe Grillo in persona) 30+1 richieste di RECALL a Morra firmate da altrettanti attivisti regolarmente iscritti al moVimento 5 Stelle di Grillo (e non da cittadini espulsi). Così che il sig. Morra e altri portavoce come lui la smettano di andare in TV a parlare di questo istituto e che, per coerenza e onestà intellettuale dovrebbe da subito considerare".
Prosegue la nota: "Ma la poltrona piace. Piace anche ai parlamentari del moVimento 5 stelle. Ce ne siamo resi conto, nostro malgrado, con il tempo. Quindi non crediamo che Nicola Morra si dimetterà. Troppo bello per lui tutto questo bagno di folle e di popolarità cadutogli gratuitamente senza grandi sforzi. Nella missiva inviata allo staff e a Grillo sono stati evidenziati alcuni punti di accusa e si conclude con la seguente richiesta: “... Per questi gravissimi motivi chiediamo allo staff di Beppe Grillo ed a Beppe Grillo l'immediata revoca dell'utilizzo del simbolo al portavoce Nicola Morra ed al suo assistente portaborse Dario Elia per la totale mancanza di etica prima ancora che di incapacità manifesta, rispettivamente, nel ruolo di portavoce ed assistente portavoce.”
"Tutto quanto avvenuto a Crotone sulle spalle di chi ha creduto veramente nella democrazia dal basso, nella democrazia diretta, nel rispetto delle decisioni dei cittadini - aggiungono dal gruppo - ha determinato una fortissima delusione di cui non bisogna che prenderne atto definitivamente. Pertanto in massa (non certo lo faranno gli attuali servitori del feudatario Morra, attuali candidati con il simbolo del moVimento 5 Stelle) si è deciso di disiscriverci dal moVimento 5 Stelle di Beppe Grillo per l’assodata totale mancanza del benchè minimo rispetto delle decisioni della base e mancanza di confronto democratico e rispetto delle decisioni dei cittadini. Quindi, alla luce di tutto quanto provato con documenti a nostre mani diciamo: attenti cittadini crotonesi. Non fatevi prendere in giro dai canti delle sirene scelte dalla Casaleggio ed associati. Lo slogan #lalternativaseitu non è altro che uno slogan. Tu non conterai assolutamente nulla. Quindi, sappiate scegliere liberamente senza condizionamenti “d’immagine” e coinvolgimenti di slogan d’effetto scelti da una società di marketing.
La realtà nel moVimento 5 stelle è tutt’altro. In ogni caso - conclude la nota - annunciamo la continuazione dei nostri lavori nell’interesse della città e degli argomenti importanti per la nostra nazione. Per questo abbiamo deciso di costituire il Comitato Crotonese per il NO alla riforma costituzionale voluta da Renzi. Per pubblicizzare e diffondere le ragioni del NO allo stupro della Costituzione più bella del mondo. Le nostre attività come Attivismo 2.0 continuano senza bisogno di bandiere o appartenenze politiche. Andiamo oltre la destra, la sinistra e il moVimento di Grillo".