Furto in a casa del consigliere Praticò. Due arresti e una denuncia
Nella notte i Carabinieri del Norm – Aliquota Operativa della Compagnia di Catanzaro, con gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Catanzaro, hanno arrestato due catanzaresi che, lo scorso 25 febbraio, dopo essersi introdotti all’interno dell’abitazione di Agazio Praticò, consigliere al Comune di Catanzaro, si sarebbero impossessati di beni per un valore di oltre 10.000 euro, tra i quali due pistole semiautomatiche calibro 6.35, legalmente detenute, un PC portatile, una fotocamera digitale e diversi gioielli in oro e argento.
Gli arrestati, entrambi con vari precedenti per reati contro il patrimonio, sono Domenico Cerminara, 45enne, e Pietro Lamanna,40enne. Tra gli indagati vi è anche una donna, R.R., colpita dal provvedimento di obbligo di dimora nel Comune di Catanzaro, dal momento che avrebbe aiutato i due autori.
Il 25 febbraio la Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catanzaro ha ricevuto la segnalazione che presso l’abitazione del consigliere al Comune di Catanzaro, era stato fatto un furto. Immediatamente i Carabinieri hanno raggiunto la casa, sita nel quartiere di Santa Maria, per i primi accertamenti del caso. Da lì è iniziata un’articolata attività investigativa che, condotta sia in modo tradizionale che attraverso l’ausilio di intercettazioni ambientale e l’analisi dei filmati acquisiti dai circuiti di videosorveglianza della zona, avrebbe consentito di acquisire determinanti riscontri probatori che hanno permesso di ricostruire l’evento delittuoso: alle 18 quando Cerminara insieme a Lamanna e alla terza indagata R.R., a bordo di una Fiat Panda, si sarebbero diretti nel quartiere Santa Maria per accertarsi che il consigliere avesse lasciato l’abitazione. Una volta appurato che Praticò, a piedi, si sarebbe recato in una “Parafarmacia” della zona, Cerminara e Lamanna sarebbero scesi dall’autovettura per passare davanti al predetto esercizio commerciale al fine di accertare la presenza della vittima.
Così accertata l’assenza da casa, i sue si sarebbero recati presso la casa di Praticò al fine di perpetrare il furto, mentre R.R. si sarebbe allontanata a bordo dell’autovettura. Così alle 19 R.R., a bordo dell’autovettura, si sarebbe avvicinata alla casa del consigliere per caricare la refurtiva in auto. Tra questa anche una fuciliera in metallo che, caricata in auto, non avrebbe permesso la corretta chiusura del cofano. L’auto quindi si sarebbe allontanata.
Quanto ricostruito, confermato anche dell’esito dell’attività tecnica di intercettazione ambientale, ha permesso di redigere una dettagliata informativa all’Autorità Giudiziaria, consentendo altresì l’emissione delle misure cautelari a carico dei tre indagati. I provvedimenti cautelari (custodia cautelare agli arresti domiciliari per Cerminara e Lamanna, e obbligo di dimora nel Comune di Catanzaro per la R.R.), richiesti dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, Graziella Viscomi, ed emessi dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro, Carlo Saverio Ferraro, sono stati eseguiti nella notte con la conduzione degli arrestati presso il proprio domicilio (nello stesso quartiere di Santa Maria) e la notifica del provvedimento alla R.R. che non potrà allontanarsi dal Comune di Catanzaro.
In fase di esecuzione dei provvedimenti, i tre indagati sono stati sottoposti a perquisizione domiciliare per la ricerca della refurtiva eventualmente presente, la quale, tuttavia, non è stata rinvenuta.