Crisi politica al Comune di Morano Calabro: interviene il gruppo consiliare “Morano al Centro”

Cosenza Attualità
Nicolò De Bartolo

È una vergogna!Tanto tuonò che piovve, iniziamo da qui per rendere quanto sta attraversando il gruppo consiliare de “l’Olmo” e non vorremo essere assolutamente nei panni del capogruppo Anele che pur di difendere l’indifendibile rasenta l’offesa di altri gruppi politici consiliari ed addirittura di opposizioni interne allo stesso “Olmo” dimenticando che l’Italia e quindi anche Morano è un paese democratico in cui c’è libertà di parola e di dissenso tanto più quando si interroga l’organo amministrativo su questioni di straordinaria attualità e che riguardano l’interesse collettivo e che palesemente rendono la realtà delle cose. – Lo si legge in una nota a firma del Capogruppo Consiliare di “Morano Al Centro” Nicolò De Bartolo - Non è pressappochismo affermare che il nostro Comune è perennemente in ritardo nell’adeguare i propri strumenti alle novità normative né tantomeno lo è affermare che si è in ritardo sulla chiusura dei lavori inerenti il Piano di Recupero Urbano semplicemente perché ciò è sotto gli occhi di tutti. L’arroganza e la manifesta incapacità ad amministrare non è prerogativa dei gruppi di minoranza, solamente il Sindaco Di Leone, la sua Amministrazione ed il gruppo di maggioranza hanno dimostrato con il loro operato sciagurato e pretestuoso ciò che le opposizioni, esterne o interne che siano, hanno unicamente notato e sottolineato. Tutto ciò è apparso chiaro negli accadimenti dell’ultimo Consiglio Comunale: ritiro forzato di due punti all’ordine del giorno in contrasto con le normative vigenti, eccessiva superficialità nell’affrontare problematiche annesse al controllo della Corte dei Conti, coesione del gruppo di maggioranza annunciata solamente a parole e tangibilmente venuta meno nei fatti, serio pericolo di porre a rischio alcuni finanziamenti di enti sovra comunali poiché non si ben comprende la differenza tra rimodulazione e nuova progettazione. Sono questi solo alcuni esempi di una verità che forse non è chiara esclusivamente ai componenti del gruppo de “l’Olmo” o forse ad alcuni di essi. Ci sentiamo di consigliare vivamente al capogruppo Anele di non arrovellarsi a smentire un conflitto d’interesse che fortuito o meno è palesemente confermato anche dal suo dire, anzi abbiamo la volontà di chiederle, dall’alto della sua esperienza tecnico-politica sul Piano, come mai dell’indirizzo politico dato nel passato dall’allora ed attuale Sindaco Di Leone rimangano oramai soltanto le briciole mentre si notano delle rilevanti varianti non sappiamo, e chi domanda non fa errori, se legittime o meno ed addirittura la totale mancanza di interi interventi rispetto alla programmazione originaria. Noi, ragionevolmente, pensiamo che il tanto tempo passato e la firma della convenzione del PRU da parte di altri facciano si che l’organo politico dimentichi importanti fasi della realizzazione del Piano, nel mentre, tuttavia, riflettiamo che gli operatori tecnici non possono omettere di sapere la vicenda nella sua totalità. Il Capogruppo Anele non dovrebbe spendere le sue energie per annunciarci che intende andare avanti verso una deriva che nuoce alla Comunità Moranese, ma dovrebbe profonderle per controllare l’operato dell’Organo Amministrativo che con pressapochismo e superficialità, queste sì reali, concepisce delle delibere di G.M. come la 108, la 111 e la 112 del 12 ottobre 2010 con le quali vengono rettificate per errore materiale innumerevoli delibere dell’organo amministrativo risalenti all’anno 2009 solamente per prendere atto, a distanza di più di un anno, dell’assenza di quei consiglieri che Anele circoscrive come “opposizione interna” ovvero l’ex Vicesindaco Berardi e l’Assessore Severino. Tali atti pubblici, che possiamo definire a dir poco vergognosi, sono un autentico insulto all’intelligenza ed alla pazienza dei Moranesi e rappresentano una situazione desolante e preoccupante, quasi l’orlo di un baratro dove la scellerata e sciagurata azione di governo dell’attuale Amministrazione sta guidando la comunità. Pensiamo che per far trionfare la dignità ed il rispetto continuamente invocato dagli attuali amministratori, il gruppo de “l’Olmo” ed il Sindaco Di Leone debbano seriamente considerare l’ipotesi di porre termine a questa farsa poiché se è vero che è stato esautorato l’ex Vicesindaco Berardi, e se come si legge tra le righe dei commenti del capogruppo Anele fra poco lo sarà anche l’Assessore Severino, per effetto di queste situazione il gruppo consiliare de “l’Olmo” non rappresenta più nemmeno dal punto di vista numerico la maggioranza degli elettori del nostro stupendo borgo. Ed in un Paese normale questo dovrebbe voler dire dimissioni del Sindaco, ormai non più tale, e nuove elezioni democratiche con il turno di amministrative del prossimo mese di aprile, possibilmente senza l’onta di un nuovo periodo commissariale.