Crisi politica al Comune di Morano Calabro: Severino, Anele non dice la verità

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Angelo Severino

Sono rimasto stupefatto nel leggere le considerazioni esternate a mezzo stampa dal capogruppo Anele dalle quali si evince che chi non si adegua o dissenta dalla linea politica tracciata in barba al patto stipulato con gli elettori nel giugno 2009 debba considerarsi fuori dalla fiducia e dalla considerazione del gruppo da lei rappresentato. – Lo scrive Biagio Angelo Severino, Assessore alla Viabilità, sicurezza ed arredo urbano del Comune di Morano Calabro - Tale analisi potrebbe anche essere moderatamente condivisibile se non fosse che a monte di essa non vi siano le solite falsità e tendenziosità che caratterizzano l’operato dell’Amministrazione Comunale in questi ultimi tempi. Non vi è stata alcuna spinta del gruppo dell’Olmo a fare chiarezza sui comportamenti e sull’impegno di governo, al fine di verificare se ci fossero le condizioni di fiducia reciproca per continuare insieme il percorso amministrativo. Prima l’ex Vicesindaco Berardi e poi anche il sottoscritto con missive documentate dal protocollo della Casa Comunale abbiamo posto la problematica e bene avrebbe fatto il mio capogruppo ha rispondere per iscritto e non a mezzo stampa alle questioni politiche da me sollevate con ben tre lettere. Non è certo quella che Anele definisce “opposizione interna” la parte de “L’Olmo” che ha voluto le delibere di giunta n°108-111-112 del 12 corrente mese con le quali si sciupa la molteplicità dell’attività amministrativa del 2009 solo per constatare con colpevole ritardo la presunta assenza del sottoscritto e del consigliere Berardi, rettificando per mero errore materiale innumerevoli delibere risalenti a quel periodo. Non è ancora l’opposizione interna a non aver rispetto dei ruoli e degli impegni presi con gli elettori, poiché non è stata questa a defenestrare l’ex Vicesindaco Berardi primo degli eletti della nostra lista. Abbiamo cercato di portare all’interno del gruppo di governo un dissenso fertile anche al fine di evitare alcune scelte sciagurate e controproducenti che potrebbero nuocere alla collettività amministrata e per questo siamo stati tacciati di voler essere protagonisti, di non voler rispondere alle sollecitazioni provenienti dal Gruppo. Personalmente non sono stato mai attirato dal teatro dei burattini lì dove vi è un burattinaio che tira le file e tanti bravi elementi pronti a dire signor sì, ritengo di essere una mente pensante e come tale capace di dissentire alle volontà del padrone e non per questo non continuare a spendermi per la mia collettività. Vorrei rassicurare il mio capogruppo sul fatto che non desidero affatto mantenere le mani in pasta e penso di averlo dimostrato con il mio comportamento che permette di rivalutarmi agli occhi dei cittadini e della classe politica moranese per via delle insinuazioni fatte sul mio conto relativamente alla mia posizione lavorativa. Quotidianamente, quando me ne è stata data l’opportunità, mi sono posto al servizio dei cittadini moranesi tentando di risolverne le problematiche e riuscendo in varie circostanze a fornire risposte concrete come quelle che oggi chiedo al Sindaco ed al Gruppo de “L’Olmo”. Tuttavia non ho la serenità di partecipare a riunioni di Gruppo e/o di Giunta, per evitare che possa ripetersi quanto accaduto nella riunione del 12/10/2010 allorquando ho dovuto subire frasi ingiuriose nei miei confronti da colleghi consiglieri che non comprendo se meritino ancora il mio rispetto politico. Pertanto richiedo, ancora una volta, una celere risposta alle tematiche da me poste con le missive sopra citate e le chiedo a scanso di equivoci in forma scritta in stretto ossequio al proverbio latino: verba volant scripta manent . Nell’imminenza di un’importante riunione di Consiglio Comunale ritengo che i cittadini debbano conoscere la verità e non la mistificazione della stessa che si tenda di far passare per difendere ciò che oramai appare assurdo.