ConfColtivatori: il sistema burocratico-informatico di Agea ed Arcea ha penalizzato i produttori

Calabria Attualità

"E’ appena scaduto il termine per la presentazione della domanda unica (richiesta pagamento pac 2016) e del P.S.R. (misure agro climatiche ambientali) che già si fa l’inventario dei danni. Si può affermare senza tema di smentite che la campagna 2016 è stata a tutti gli effetti una guerra!". E' quanto scrivono il responsabile Nazionale Giorgio Amelio e il responsabile Regionale Calabria Giovambattista Benincasa di Confcoltivatori.

"Il sistema burocratico-informatico di Agea ed Arcea - continua la nota - si è scagliata, con tutte le sue armi cibernetiche, contro gli operatori dei c.a.a. e contro i produttori. Per ciò che ci concerne, in tempi non sospetti avevamo segnalato agli uffici competenti gravi anomalie nel sistema Sian, che rallentavano, notevolmente l’inserimento della domanda unica e del p.s.r. Le problematiche evidenziate, purtroppo, si sono poi accentuate con il passare del tempo, fino a bloccare quasi completamente il sistema negli ultimi giorni utili all’inserimento delle stesse domande. Resta comunque il fatto che, tali disfunzioni non hanno permesso di caricare in sistema moltissime domande, provocando così, ingenti danni sia agli agricoltori che agli operatori dei centri di assistenza agricoli. Che dire! Cronaca di un disastro annunciato! Avevamo fatto rilevare a chi di dovere, che per completare una sola pratica si impiegavano mediamente dalle due alle tre ore, avevamo denunciato anzitempo che il sistema applicativo era (giusto per essere magnanimi) indecente. I malfunzionamenti sono stati tanti e complessi. Poi, come se non bastasse la complessità delle procedure informatiche, ad aggravare ancor di più la situazione, si ci è messo anche qualche sciocco burocrate, che con dei veri e propri colpi di genio ha disposto, verso la fine del mese di novembre dello scorso anno, di procedere con i “controlli oggettivi”. Migliaia di controlli, a tutt’oggi non sono stati ancora espletati, con la tragica conseguenza che chi ha ancora in itinere questa procedura, non ha potuto procedere alla compilazione della domanda. Oltre alle disfunzioni si sono creati anche tanti disagi, infatti, quasi tutti gli agricoltori sono ritornati almeno tre o quattro volte presso le sedi c.a.a. perché era impossibile completare il fascicolo, stampare e far firmare la domanda. Tutti questi ritardi hanno sfiancato e fatto perdere il controllo a molti produttori, i quali si sono scagliati contro gli incolpevoli operatori c.a.a. A questo punto diciamo con forza che serve urgentemente presso la sede Arcea uno sportello per ricevere i produttori che non sono stati inseriti negli elenchi delle pratiche evase. Lo stesso sportello poi dovrebbe sistemare e lavorare i fascicoli e sanare le anomalie. Infine comunichiamo all’Amministrazione regionale ed alla dirigenza Arcea che, se malauguratamente le pratiche con anomalie dovessero subire decurtazioni o diminuzioni economiche, previste in caso di ritardata presentazione della domanda p.a.c. o p.s.r., non si escludono proteste eclatanti ed il relativo ricorso alle Autorità Giudiziarie competenti".