Metro leggera: lanciata petizione all’Unical
Metro leggera funzionale alla crescita dell’Università della Calabria. E’ questo il motivo della petizione lanciata la scorsa settimana, firmata già da moltissimi studenti e promossa dalla neo nata associazione universitaria, ‘’SUD‘’ (Svolta Universitaria Democratica) e dal rappresentante in Senato Accademico dell’Unical, Michele Leonetti. Il documento sarà poi inviato a Marcello Manna e Mario Occhiuto, rispettivamente Sindaci di Rende e Cosenza e al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio.
«Un segnale forte da parte degli studenti e dal mondo dell’università, un territorio intellettuale spesso inascoltato da chi dovrebbe governare e dare risposte». E’ quanto sostiene il senatore accademico, Michele Leonetti, a capo del comitato promotore della petizione e capofila degli studenti che intendono rompere il muro ideologico e strumentale di chi si oppone alla realizzazione di un’infrastruttura in grado di proiettare Cosenza in una dimensione europea.
«C’è un punto di vista essenziale che, purtroppo, viene messo in secondo piano in merito al dibattito sulla Metro leggera: quello dell'Università della Calabria e dei suoi studenti. In città sta prendendo piede una specie di miopia costruita sul populismo e una finta battaglia ideologica che fa male a questa città. Tutti chiamano in causa l'università della Calabria come esempio concreto di una Calabria migliore, moderna, che guarda al futuro.
Ma se il rettore dell'Unical e la maggioranza degli studenti si esprime a favore della Meteo leggera forse la città dovrebbe interrogarsi sui benefici che porterà all'Ateneo e all'intero sistema della viabilità un'infrastruttura come questa.
In gioco c'è il destino dell'area urbana e la possibilità che molti studenti possano abitare a Cosenza, compreso il centro storico, perché la metro li porterà, con pochi minuti, in Ateneo».
E’ quanto si legge nel documento che accompagna la petizione del Comitato promotore guidato da Michele Leonetti, che ha già raccolto adesioni al di là delle aspettative, malgrado la scarsa presenza di studenti in Ateneo dopo la fine delle lezioni dell’anno accademico in corso.
«Da più parti – si legge ancora nel documento - si è sempre gridato all’incapacità dell’Ateneo di integrarsi perfettamente con le città di Rende e Cosenza. Ma la città è una sola ed ha bisogno di un sistema di mobilità efficiente e capace di proiettare questa grande area urbana verso obiettivi importanti. E’ tempo di vivere in un città cosmopolita e solo con la realizzazione della metro leggera si potrà raggiungere questo importante obiettivo. Una generazioni di laureandi e laureati vuole questa infrastruttura.
In cantiere esiste pure il collegamento con il Campus di Germaneto, raggiungibile in 55 minuti. Sono risposte concrete ai bisogni degli studenti, che non chiedono assistenzialismo, ma servizi e condizioni migliori».