Assenteismo: nel reggino smascherati 24 “furbetti” del cartellino

Reggio Calabria Cronaca

Una ventina di “furbetti” del cartellino, dipendenti pubblici assenteisti che attestavano la loro presenza in ufficio ma che poi, in realtà, erano da tutt’altra parte. Con queste accuse i carabinieri del reggino hanno eseguito delle misure cautelari nei comuni di Oppido Mamertina, Taurianova, Varapodio, Palmi e Terranova Sappo Minulio.


IL BLITZ, denominato operazione "Badge Express", è scattato in mattinata su ordine della Procura della Repubblica di Palmi: i carabinieri hanno eseguito le misure cautelari, emesse dal Gip, nei confronti di 24 dipendenti del Comune di Oppido Mamertina, quattro dei quali sono finiti ai domiciliari e altri 20 che sono stati raggiunti dall’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Gli indagati sono ritenuti responsabili dei reati di concorso in false attestazioni, con modalità fraudolenta, della presenza in servizio e truffa aggravata e continuata a danno dell’Ente Pubblico di appartenenza.

Le investigazioni avrebbero accertato la responsabilità di tutti gli indagati: secondo gli inquirenti i dipendenti avrebbero, appunto, attestato falsamente la loro presenza in servizio e, “con più condotte esecutive di un medesimo disegno criminoso” - sostengono i militari - avrebbero di conseguenza violato i doveri inerenti alla loro qualità di dipendenti del Comune non prestando servizio e facendo risultare comunque la loro presenza in ufficio. Un metodo che gli avrebbe consentito di eludevano del tutto la prestazione di lavoro e così conseguendo un ingiusto profitto, ovvero la percezione “della relativa e non dovuta retribuzione” con un conseguente danno per il Comune.

LE INDAGINI sono scaturite da un’attività di controllo iniziata nel novembre del 2015, quando i carabinieri di Oppido Mamertina hanno scoperto che alcuni dipendenti del Comune, nell’orario in cui avrebbero dovuto trovarsi in servizio, si allontanavano dal luogo di lavoro venendo notati in diverse zone della cittadina. Elemento poi confermato da perlustrazioni da parte dei militari che hanno avvalorato l’esistenza di un allarmante fenomeno di assenteismo, che si manifestava in maniera più accentuata al martedì, giorno del mercato settimanale.

Grazie alle riprese di un sistema di videosorveglianza installato vicino alla macchinetta marcatempo e agli ingressi del Municipio, gli inquirenti sono riusciti a verificare come molti degli indagati si assentassero sistematicamente dal luogo di lavoro nonostante timbrassero il cartellino per poi allontanarsi. In questo modo facevano risultare integralmente osservato l’orario di lavoro che in realtà non lo era mai e, conseguentemente, percependo indebitamente un profitto ingiusto, cioè la retribuzione ordinaria per l’intera giornata.

I Carabinieri hanno documentato ogni movimento, spostamenti, entrate, uscite dei dipendenti comunali, sorprendendoli mentre in negozi, mentre facevano la spesa al mercato, impegnati in attività di pulizia domestica o mentre si intrattenevano con conoscenti ed amici in piazza e per strada.

(Aggiornata alle 12:15)