Niente diffamazione per Salvini, archiviata querela contro Annarosa Macrì
Il Gip del Tribunale di Cosenza, Branda, ha archiviato la querela presentata da Matteo Salvini, leader leghista, nella quale lamentava di essere stato diffamato e offeso. Oggetto del contendere le espressioni "simpatica canaglia", "fannullone" e "assenteista", contenute in un articolo a firma della giornalista Annarosa Macrì e pubblicato sul Quotidiano del Sud in risposta alla lettera di una lettrice.
Durante un dibattito nell'aula dell'europarlamento, Salvini aveva criticato un provvedimento in votazione pur essendosi regolarmente assentato alle sedute parlamentari che ne avevano caratterizzato l'iter, e per questo era stato rintuzzato dal suo collega Marc Tarabella che ne aveva aspramente criticato il comportamento, con espressioni colorite riportate da Macrì in un suo articolo. Da qui la querela del capo leghista.
Il Gip, ha accolto le richieste dei difensori della giornalista, gli avvocati Giuseppe Farina ed Enzo Paolini, sostenendo che definire Salvini "una simpatica canaglia", significa solo evocare un noto "personaggio cinematografico di cui si esalta l'atteggiamento scanzonato e simpatico". "Peraltro - sempre secondo il Gip - le definizioni di 'fannullone' e 'assenteista' erano state pronunciate appunto da un europarlamentare e solo fedelmente riportate da Annarosa Macrì nel pieno e legittimo esercizio del diritto di cronaca".