Siderno, tutto pronto per il premio “Giomo Trichilo”
E’ ormai quasi tutto pronto per la cerimonia di premiazione del “Giomo Trichilo”, il prestigioso premio di poesia dialettale, giunto alla tredicesima edizione, in scena sabato 6 agosto, a partire dalle 21, in Piazza Vittorio Veneto a Siderno. L’idea del premio, è nata tredici anni fa quando, assieme al compianto Paolo Catalano (ex sindaco della città di Siderno) è stata dedicata una serata al poeta dialettale sidernese Giomo Trichilo, la cui originalità stava nel fatto che, pur essendo analfabeta, riusciva a comporre versi in rima di eccezionale valore letterario tanto che, da semplice “bovaro” quale era, veniva chiamato da giudici, notai, politici per allietare le loro serate conviviali.
I primi anni l’associazione non ha avuto nessun sostegno, poi gli Enti si sono avvicinati riconoscendo il grande valore della manifestazione che si è ritagliata un suo spazio significativo nell’ambito degli avvenimenti culturali della Locride. Una scommessa vinta, quindi, che valorizza il dialetto nella sua espressione creativa e artistica. Pensiamo che non si debba disperdere il nostro idioma. Diceva Salvatore Filocamo che il dialetto è “comu u pani i ranu, chillu veru, senza contaminazioni”.
I bambini, costretti a parlare solo in italiano dai genitori o dai professori, non riescono a interpretare il senso di determinate frasi che poi non sono altro che i proverbi tramandati di generazione in generazione e che rappresentano le radici culturali di un popolo. In tutti questi anni abbiamo scoperto che ci sono tantissimi autori che si divertono a comporre versi ludici, ironici o di stringente attualità. Anche quest’anno stanno arrivando tantissime adesioni, c’è tempo fino al 30 luglio, da ogni parte della regione, segno che il dialetto è ancora vivo e riesce a interessare alcuni ottimi autori che si esprimono con grande padronanza, evidenziando anche importanti conoscenze culturali.
Tre le poesie vincitrici che saranno rese lette dagli autori nella serata finale del Premio. Nel corso della serata sarà consegnato pure il premio alla carriera al sindacalista calabrese Luigi Sbarra della Fai-Cisl. Ricordiamo che il premio “Giomo Trichilo”, negli anni, ha visto passare alcuni grandissimi personaggi della cultura calabrese. Ci piace ricordare il grande amico Rocco Ritorto (che è stato per tanti anni il presidente della giuria), il grande poeta di Pazzano, Giuseppe Coniglio, lo stesso Paolo Catalano (autore letterario di grande valore), il grande “meridionalista” Pasquino Crupi, Salvatore G. Santagata, il caporedattore della Rai Enzo Romeo, l’autore Franco Blefari, il direttore della Rai Domenico Logozzo, l’autore dialettale di Brancaleone Totò Mediati, l’editore di Reggio Tv e assessore provinciale alla cultura Eduardo Lamberti Castronuovo, il direttore Carmelo Filocamo, il giornalista Gregorio Corigliano e appena l’anno scorso, lo scrittore Mimmo Gangemi. Come si può notare, dunque, tutti personaggi di grande spessore culturale. Per l’ormai consueta rappresentazione teatrale finale, quest’anno sarà rappresentata dalla Nuova Compagnia Teatrale Deliese la commedia brillante in due atti : “Mio marito, cocco di mammina” di Maurizio Calogero , riadattata, rielaborata e con la regia di Giovanni Palumbo.