Disabili maltrattati a Crotone, Childs Friends: “La Regione non ha controllato”
"L’associazione nazionale Child’s Friends prende atto di una ennesima violazione di diritti umani fondamentali, avvenuta all’interno di una casa famiglia di Crotone, su cui è dovuta intervenire la magistratura, in assenza dei dovuti controlli, da parte della Regione Calabria, sulla struttura autorizzata". E' quanto scrive in una nota Marilina Intrieri.
"Fin tanto che la Regione Calabria - prosegue la nota - continuerà a inibire ai Comuni (art.13LR.23/2003) le funzioni di vigilanza, autorizzazione, accreditamento di comunità e strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale, altri soggetti fragili subiranno maltrattamenti, in strutture di accoglienza, prive di controlli. Un criterio cardine della rete dei servizi è la qualità, i cui parametri sono definiti dal Piano nazionale per declinare una più ampia tutela del cittadino, specie se in condizioni di svantaggio sociale.
Child's Friends, segnala, ancora una volta, che la Regione Calabria, "non opera, in linea col dato normativo, attuando i poteri sostitutivi che non gli competono (art. 11 lett. o) della LR 23), accreditando direttamente, sine titulo, le strutture, scavalcando i Comuni e straripando nei suoi poteri con una procedura viziata da un vulnus insanabile, in quanto l’esercizio dei poteri sostitutivi, spetta solo, nei confronti degli Enti locali inadempienti. L’uso surrettizio dei poteri sostitutivi comporta per la Regione Calabria l’emanazione di atti illegittimi tra i quali anche il mancato trasferimento ai Comuni delle somme per le rette alle case famiglia, che così non compiono i preventivi atti di vigilanza ai fini della erogazione, anche si, i Comuni non perdono, in ogni caso, i poteri di controllo sulle strutture del territorio".
"La mancata attuazione della L. R. 23/2003, unitamente alle cattive prassi, l’uso distorto di determinati istituti giuridici - prosegue la Intrieri - comporta che la Regione, senza averne i poteri pubblici o ne ricorrano i presupposti di legge, emana provvedimenti illegittimi, abusando dei propri poteri e cagionando danno erariale".
L'associazione, dunque, invita l’assessora regionale Roccisano, che ha "plaudito all’intervento delle forze dell’ordine, resosi necessario, anche, per le sue inadempienze di amministratore regionale, all’uopo delegato dal Presidente della Regione, a porre in essere tutti gli atti di competenza, in siffatta materia, con riserva di ogni atto a tutela dei diritti umani".