In pronto soccorso senza pagare il ticket, manager dell’ospedale denunciati per danno erariale

Crotone Cronaca

La Guardia di Finanza di Crotone ha eseguito un controllo sul pagamento del ticket sanitario previsto per le prestazioni di pronto soccorso non urgenti, erogate dalla struttura ospedaliera pubblica e classificate come “codici bianchi o verdi” rilevando un’omessa riscossione del contributo per oltre 1,1 milioni di euro relativo ad oltre 29 mila prestazioni. È così scattata la segnalazione alla Corte dei Conti di nove funzionari ritenuti responsabili di danno erariale.


Le Fiamme Gialle hanno analizzato i processi amministrativi di riscossione del contributo sanitario, che è dovuto dai fruitori per le prestazioni di pronto soccorso, partendo dal codice di accesso attribuito ai pazienti in base alla priorità delle loro condizioni.

Il grado di urgenza, come è noto, è rappresentato da un “codice colore” che viene assegnato all'arrivo, dopo una prima valutazione medica, distinto in quattro classi principali: bianco, verde, giallo e rosso. Il codice bianco identifica il paziente che non necessita del pronto soccorso e può rivolgersi al proprio medico. Quello verde valuta invece un paziente con lesioni che non interessano le funzioni vitali ma che vanno comunque curate.

In entrambi i casi, in base alla legge Finanziaria del 2007, la Regione Calabria, con una delibera della Giunta regionale (la 247 del 5 maggio 2009, “Partecipazione alla spesa sanitaria-ticket”) ha previsto la partecipazione del cittadino alla spesa sanitaria. Infatti, per ogni accesso in pronto soccorso classificato con il codice bianco o verde è dovuta una quota fissa di 25 euro, quando l'attività sia limitata alla valutazione clinica ed agli accertamenti da parte del sanitario del pronto soccorso, che arriva ad un massimo di 45 euro in caso di prestazione specialistica.

Le Fiamme Gialle contestano dunque al management di non aver provveduto a mettere in atto i dovuti controlli di gestione sulla effettiva riscossione dei ticket.