Processo contro clan lametino: 34 condanne, tra cui un ergastolo
Pene tra i 20 e i 2 anni di carcere. Un ergastolo, una condanna a 30 anni e più di oltre a 13 assoluzioni. È la decisione della Corte d'Appello di Catanzaro che ha riformato la sentenza di primo grado emessa dal giudice per le udienze preliminari con il rito abbreviato un anno fa quando ha condannato 20 imputati assolvendone 27.
In appello ora sono 34 le condanne e 13 le assoluzioni per i 47 imputati coinvolti in uno dei tronconi del processo Perseo contro il clan Giampà e la cosidetta zona griga. Ai capi del clan sono stati contestati 4 omicidi, mentre per gli altri imputati, a vario titolo, l'accusa era di associazione mafiosa, droga, estorsioni e armi e per alcuni avvocati, assicuratori, periti, carrozzieri e un agente della polizia penitenziaria, l'accusa era di concorso esterno in associazione mafiosa (in alcuni casi finalizzata alle truffe alle assicurazioni).
Queste le condanne con pene rideterminate e le condanne per alcuni assolti in primo grado: Domenico Giampà 8 anni, 8 mesi e 20 giorni, Pasquale Catroppa 3 anni, 1 mese e 20 giorni, Vincenzo Bonaddio ergastolo, Ammendola Giuseppe 20 anni, Pasquale Giampà, 14 anni e 9 mesi, Aldo Notarianni 30 anni, Antonio Muraca 8 anni, Salvatore Ascone 5 anni e 4 mesi, Emiliano Fozza 6 anni, Luigi Trovato 4 anni, Luciano Trovato 4 anni, Gino Strangis 6 anni, Pino Strangis 6 anni, Domenico Sirianni 6 anni, Carmine Vincenzo Notarianni 6 anni, Antonio Fragale 6 anni e 8 mesi, Alberto Giampà 4 anni, 5 mesi e 10 giorni, Luigi Mancuso, 4 anni, 5 mesi e 10 giorni, Nino Cerra (classe 91) 2 anni e 10 mesi.
Condanne confermate per: 20 anni a Maurizio Molinaro e Alessandro Torcasio; 9 anni a Vincenzo Ventura, 3 anni e 4 mesi a Pasquale Catroppa, 9 anni e 4 mesi a Giuseppe Catroppa, Antonio Ventura e Pasquale Bentornato 7 anni; Vincenzo Torcasio (classe 69) 6 anni e 4 mesi; Giorgio Galiano 6 anni; Francesco Renda 5 anni; Gianluca Notarianni 4 anni; Antonio Giampà 4 anni; Claudio Paola 3 anni, Vincenzo Ventura 9 anni, Luciano Arzente 2 anni e 4 mesi.
Assolti: l'agente di polizia penitenziaria Giovanni Cosentino, gli avvocati Tiziana D'Agosto e Giuseppe Lucchino, Pasquale Gigliotti (carrozziere), l'agente assicurativo Francesco Mascaro, il perito assicurativo Renato Rotundo, Saverio Torcasio, Davide Orlando, Vincenzo Torcasio (classe 78), Antonio Paradiso, Michael Mercuri, Angelo Francesco Paradiso e Saverio Giampà.