“Beccati” a coltivare una vasta piantagione di marijuana
Sono stati beccati dai carabinieri all’interno di una piantagione composta da oltre 1300 piante di canapa indiana, in particolare del tipo denominata “olandese nana skunk”. Ogni arbusto aveva un’altezza media di un metro e mezzo ed era in pieno stato vegetativo. 500, invece, erano pronti, in contenitori di polistirolo, per l’innesto. In totale circa 270 chili di stupefacente.
È per questo che due persone sono finiste in arresto giovedì scorso, in contrada Baronia di Condidoni, nel reggino. Si tratta di un rosarnese di 67 anni, Vincenzo Stilo, già noto, e di un bracciante agricolo 26enne del Burkina Faso ma residente sempre Rosarno. I due sono stati colti in flagranza del reato di concorso in produzione, coltivazione e traffico di ingente quantitativo di sostanza stupefacente.
L’operazione è stata condotta giovedì scorso, nella località che si trova vicina alle sponde del fiume Mesina, dai Carabinieri della Tenenza di Rosarno e della Stazione di Melicucco, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e della Compagnia Speciale di Vibo Valentia.
Proseguendo le operazioni è stato ritrovato, in un terreno adiacente, un caseggiato adibito a laboratorio per l’essicazione ed il confezionamento della droga. Dentro vi erano stivati 190 chili di marijuana già essiccata e suddivisa in 15 sacchi di plastica, oltre a bilance, buste in cellophane e lampade alogene.
Le piante, una volta campionate, sono state distrutte sul posto. La loro qualità e tipologia, spiegano i militari, è molto ricercata nei mercati delle grandi città italiane e se immessa nel circuito illegale avrebbe garantito profitti ingenti.