Crotone tra le prime cinque province per natalità delle imprese
Il secondo trimestre del 2016, si apre con un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni di imprese, pari a 198 unità. A determinarlo hanno concorso 406 iscrizioni di nuove imprese (17 in meno rispetto alla stessa rilevazione del 2015) e 208 cessazioni di imprese esistenti (al netto delle cancellazioni d’ufficio).
Questo genera un tasso di crescita positivo pari all’ 1,15%, che colloca la nostra provincia in 4^ posizione, nella classifica generale per tassi di crescita provinciali, ed in 1^ posizione rispetto al dato regionale, prima delle altre province di Vibo Valentia (sesta); Catanzaro (8° posto); Cosenza (12° posizione) e Reggio Calabria (63sima posizione nella classifica nazionale ed ultima regionale). Il dato delle iscrizioni è peggiorativo rispetto a quello del 2015 ma migliorativo rispetto a quello registrato nel 2014.
Guardando alle forme giuridiche, in termini assoluti l’aumento del saldo è da ascrivere alle società di capitali (+61 unità, ed un tasso di sviluppo positivo pari al 2,05%); ed alle ditte individuali: 139 imprese in più che generano un tasso di sviluppo pari all’ 1,15%.
Postivo anche il saldo delle altre forme – sostanzialmente consorzi e società cooperative – che con solo 2 aziende in più, presentano un tasso di sviluppo pari allo 0,40%. Negativo invece, il saldo delle società di persone (-4 unità, ed un tasso di sviluppo negativo pari a -0,23%).
“Le rilevazioni per l’anno 2016 sulla demografia delle imprese proseguono con un dato positivo, infatti per il secondo trimestre dell’anno si conferma il trend di crescita del numero delle imprese – sono le parole del Presidente della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese – Si nota un ulteriore aumento delle società di capitali, indicativo del fatto che è in corso un consolidamento del tessuto economico della provincia di Crotone che va sostenuto e rafforzato nella direzione di una riconversione dell’economia del crotonese finalizzato alla valorizzazione delle bellezze naturali, dell’accoglienza turistica e dell’agroalimentare di qualità”.
Circa la forma giuridica le attività imprenditoriali della nostra provincia rimangono rappresentate prevalentemente da ditte individuali, che rappresenta ben il 70% del tessuto imprenditoriale dell’intera provincia. A seguire, le società di capitali con il 17,4% del totale e le società di persone, che rappresentano il 9,7% del totale delle imprese. Assai più modesta è invece la percentuale delle altre forme giuridiche, che rappresentano il 2,9% del tessuto imprenditoriale provinciale.
Composizione del tessuto imprenditoriale per forma giuridica
Il saldo positivo è da imputare principalmente alle imprese agricole (+104 aziende); imprese non classificate (+80 unità); a seguire le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+11 unità); attività professionali, scientifiche e tecniche (+8 unità); attività manifatturiere (+5 imprese); servizi di informazione e comunicazioneunitamente ad attività finanziarie e assicurative e noleggio, agenzie viaggio, servizi supporto alle imprese (+2 imprese).
Pochi i settori che registrano saldi negativi; tra questi da segnalare le imprese commerciali (-13 aziende); cui seguono, con grande distacco le aziende del comparti trasporto e magazzinaggio e altre attività immobiliari (-2 aziende).
Sostanzialmente stabili i restanti comparti
Il tessuto imprenditoriale crotonese è composto in misura prevalente da imprese che operano in attività di tipo tradizionale ed in particolare, il 26,9% degli imprenditori opera nel settore dell’ Agricoltura, il 25,9% nel Commercio, il 12,3% nelle Costruzioni. A seguire, il 7,4% opera nelle Attività manifatturiere; il 6% nelle Attività dei servizi di alloggio e ristorazione. Esigua la percentuale degli altri settori, fatta eccezione per le Imprese non classificate che rappresentano il 7,3% dello stock al 30 giugno 2016.