Centrale del Mercure, M5s: “Non serve un osservatorio senza poteri ma Vis”
«L’osservatorio ambientale sulle attività della centrale Enel del Mercure è un organismo inutile, pervaso dal conflitto d’interessi e con nessun potere di veto sull’attività della centrale». È il commento del parlamentare M5s Paolo Parentela, che ha depositato la quarta interrogazione parlamentare sulla centrale a biomasse di 41 MW in pieno Parco Nazionale del Pollino. «L’osservatorio ambientale – spiega il deputato – sarà finanziato da Enel con 100 mila euro all’anno per 8 anni, ma non potrà dare pareri vincolanti sul funzionamento della centrale. Tutto ciò rende risibile ogni pretesa di indipendenza dell’osservatorio in quanto è difficile immaginare che Enel operi investimenti economici di tale rilievo che possano ritorcersi contro i propri interessi. Una sorta di setta ed un inutile doppione, visto che i compiti a cui deve far fronte sono già in capo ad enti come Arpacal, e che nessun beneficio potrà portare ai Comuni interessati dalla riattivazione della centrale. Servirebbe piuttosto, ed è quello che ho chiesto al Ministro, l’attivazione della Valutazione d’impatto Sanitario (VIS), che potrà essere utile per dare riscontro anche sugli impatti ambientali ed economici della centrale».
Il Cinque Stelle continua: «Le vicende legate alla riattivazione della centrale hanno dell’assurdo. Con una richiesta di accesso agli atti e con tre atti parlamentari, ho chiesto di poter avere copia della relazione del Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri, protocollo DICA – AC – n. 687 del 6 maggio 2015, ma a distanza di mesi non ne ho ancora ricevuto alcuna risposta. Vorrei sapere perché il governo italiano non vuole dare ad un parlamentare un importante documento, che ha permesso la riattivazione della centrale che produrrà energia ed inquinamento in un parco nazionale, in deroga alle leggi ed alle regole del parco stesso».
«Gli interessi economici di Enel – conclude Parentela – sono evidentemente prevalenti rispetto agli interessi del territorio. La creazione dell’osservatorio non è che l’ennesimo schiaffo, uno specchietto per le allodole finanziato da chi dovrebbe essere controllato ma che, con un’abile mossa di carattere economico, diviene controllore. I cittadini del mercure e le numerose associazioni ambientaliste, insieme al M5s, non molleranno mai questa battaglia, continuando a lavorare per impedire l’ennesimo scippo ad un territorio che va difeso, non deturpato».