Controlli nella Locride: 4 arresti e numerose denunce
Numerose pattuglie dell’Arma dei Carabinieri sono state impiegate in un’attività di aggressione ai sodalizi mafiosi, elaborata dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, e per contrastare la recrudescenza della fenomenologia criminale.
I militari hanno eseguito controlli e perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di pregiudicati considerati inseriti nelle locali cosche di ‘ndrangheta. In particolare, il consuntivo dell'attività, svolta in punti nevralgici della locride e in delicate fasce orarie che registrano un incremento della criminalità, ha portato alla verifica di 392 persone e di 178 veicoli, nonché all'effettuazione di diversi posti di blocco.
Durante le operazioni, i Carabinieri della Stazione di Bruzzano Zeffirio hanno tratto in arresto un 43enne del posto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo, dopo essere sfuggito a un posto di controllo allestito sulla Statale 106, nei pressi di Africo Nuovo, è stato ritracciato successivamente presso nella sua e nel corso della perquisizione veicolare e domiciliare avrebbe manifestato insofferenza al controllo colpendo anche un militare. L’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Locri.
Gli agenti dell’Arma di Bianco e Caraffa del Bianco, hanno tratto in arresto D.G., 35enne del posto, con l’accusa di produzione e traffico illeciti di stupefacenti. Lo stesso, dopo un controllo sull’arenile di Bianco, è stato trovato in possesso di alcuni grammi di marijuana. Una successiva perquisizione presso la sua abitazione ha permesso di rinvenire circa 30 piantine di marijuana, di altezza variabile tra i 70 e gli 80 cm, contenute all’interno di altrettanti vasi, e nascoste dietro alcuni teloni sul lastrico solare. Nel corso della perquisizione è stata anche ritrovata una pistola giocattolo priva di tappo rosso. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro mentre l’arrestato è stato rinchiuso nella Casa Circondariale di Locri.
I militari di Caulonia Marina hanno tratto in arresto D.D., 30enne del posto, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Locri. Lo stesso è stato associato presso la Casa Circondariale locale dove dovrà scontare un residuo di pena poiché riconosciuto colpevole di rapina.
A Gioiosa Jonica è finito in arresto M.M., 47enne del posto, poiché destinatario di un’ordinanza di aggravamento dei domiciliari con la custodia cautelare in carcere, emessa dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria. L’uomo è stato ritenuto responsabile di associazione finalizzata alla detenzione e traffico di stupefacenti e associato nella Casa Circondariale di Locri. Sempre a Gioiosa denunciato poi un 59enne residente a Roma in quanto trovato in possesso di un’accetta e di un coltello di genere vietato e che deteneva nel cofano dell’autovettura.
I Carabinieri della Stazione di Marina di Gioiosa Jonica hanno denunciato un 20enne di Siderno per guida in stato di ebrezza alcolica. Nel corso di un controllo alla circolazione stradale è stato sorpreso alla guida dell’auto della madre con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti dalla legge.
A Caulonia denunciata una 27enne di Bovalino sorpresa alla guida dell’autovettura della madre con un tasso alcolemico sopra i limiti consentiti dalla legge.
Ad Africo Nuovo denunciato un 22enne di Bruzzano Zeffirio in quanto sorpreso alla guida di un’autovettura con un tasso alcolemico sopra i limiti consentiti dalla legge.
I Carabinieri della Stazione di Stilo hanno poi denunciato una 68enne del posto per abusivismo edilizio. La stessa avrebbe realizzato un manufatto in cemento adiacente alla sua abitazione senza essere in possesso di alcuna autorizzazione.
Nel corso dell’ultima settimana sono state, dunque, ulteriormente incrementate le attività di controllo del territorio svolte dai Carabinieri della Locride, attraverso le Compagnie di Locri, Bianco e Roccella Jonica, con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato Carabinieri di Vibo Valentia.
Le attività sono inserite nell’ambito del piano nazionale e transnazionale di contrasto alla criminalità denominato “focus ‘ndrangheta” e della pianificazione coordinata dei servizi realizzata per le politiche di controllo del territorio implementate sotto la direzione generale del Prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino.