Unsic esprime attenzione e vigilanza sul progetto di legalizzazione della cannabis
Unsic, unione che raccoglie oltre 60 mila aziende agricole ed è presente anche nei settori della sanità e della cooperazione sociale, esprime attenzione e interesse per il progetto di legge sulla legalizzazione del consumo di cannabis, che ha riscosso anche l’adesione della Direzione nazionale antimafia.
“Per un’organizzazione di imprenditori da sempre attenta ai temi della legalità, e fortemente radicata nel Mezzogiorno, dove sviluppo economico e difesa della legalità vanno a braccetto - ha dichiarato il presidente Unsic Domenico Mamone - la prospettiva di arrestare il traffico di cannabis dall’Afghanistan e lo spaccio da parte dei racket criminali ci sembra suggestiva. Da imprenditori socialmente responsabili, e da padri di famiglia - ha aggiunto Mamone - ci preoccupano però i rischi di un più facile accesso, anche per la riduzione della sanzione sociale sui comportamenti, a quella che rimane una sostanza stupefacente certo non priva di rischi per la salute. Come per l’alcol, sarà necessario mantenere alta la vigilanza, la prevenzione, le campagne che scoraggino l’uso e l’abuso, una cultura della salute e del vero benessere”.
Il mondo degli imprenditori agricoli, ha concluso Mamone “potrebbe collaborare a un modello di legalizzazione che metta in circolazione soltanto piante di varietà contenenti quantità non eccessive di sostanza stupefacente, arginando di fatto la tendenza sul mercato illegale a commerciare prodotti dagli effetti sempre più pesanti, oltre la soglia di pericolo. Questo, s’intende, non perché ci interessi un eventuale business, ma perché un progetto di legalizzazione sarebbe ingenuo senza controllare la filiera di produzione, e senza un’appropriata gestione delle diverse caratteristiche farmacologiche delle molte varietà, di diversa utilità anche per i fini terapeutici. E questo ci pare un esempio di responsabilità sociale dell’impresa, in un passaggio affascinante ma difficile e non privo di rischi per la società nel suo complesso”.