Cnc: "Occorre una visione complessiva di “città universitaria”
"La polemica creatasi attorno alla proposta di allocare Psicologia al San Giovanni sembra avere acceso un dibattito, per lungo tempo colpevolmente differito dalla classe politica cittadina, sull’importante binomio Università-Città". E' quanto scrive il Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore”.
"Com’è evidente - continua la nota - a chi abbia un po’ di senno, visione e lungimiranza, qui non si tratta banalmente di trovare uno spazio per trovare una sistemazione nel centro storico a questo o quel corso universitario, e quindi non è certamente il nuovo corso di studi in Scienze e Tecniche di Psicologia cognitiva ad essere, suo malgrado, fomentatore di controversie. Il corso di Psicologia è, semmai, un’ottima occasione per riflettere con cognizione di causa su cosa e come questa città intenda la sua vocazione universitaria.
Che il Campus sorto lungo Viale Europa, in un luogo assai strategico qual è l’area direzionale di Catanzaro, debba valorizzarsi sempre più, crediamo sia un punto fermo e imprescindibile. Che l’alta formazione universitaria, i master e nuovi eventuali corsi di stampo umanistico, ma non solo, possano essere erogati nel centro storico del capoluogo di regione è un’ipotesi che riteniamo altrettanto condivisibile. Il punto dirimente è, appunto, come incasellare ogni scelta all’interno di una visione più ampia rispetto al destino della città, e più razionale rispetto ai servizi universitari che indispensabilmente bisogna affiancare laddove si instaura un corso di studi. In caso contrario, avremo solo limitato il servizio al reperimento di un locale arredato con sedie per gli studenti e una cattedra per il docente, ma nulla di più di quanto realmente serva per rappresentare il centro storico anche nella sua funzione culturale e di ospitalità per lo studente.
Ecco perché non ci piace questa sorta di gara a trovare lo spazio per Psicologia, quasi a voler mettere la bandierina su chi abbia avuto l’idea migliore, senza che però nessuno del personale politico coinvolto abbia parlato concretamente di cosa significhi “città universitaria”. Certo, quella del San Giovanni si è rivelata una proposta inopportuna per tante ragioni, già in precedenza esposte, e anche perché percepita come distraente rispetto a soluzioni da anni messe in campo (leggi Educandato).
In ordine al ragionamento appena fatto, la stessa scelta di allocare Scienze Motorie in zona Mater Domini ci è parsa anomala, laddove riteniamo sia l’area di Giovino quella più idonea per ospitare corsi di studi ad impronta sportiva: lì sorge un impianto polisportivo ben fornito e il quartiere marinaro, per questo specifico scopo, sembra essere più attrezzato. Stessa anomalia registriamo nell’ubicazione dell’Accademia delle Belle Arti al di fuori del centro storico: il tipo di studi, prettamente fondati sull’arte, la creatività, l’artigianato, reclamano un’allocazione coerente che solo il cuore antico della città può offrire. Allo stesso modo, Farmacia appare del tutto fuori luogo là dove oggi è situata. Tutto questo, evidentemente, crea una percezione di disordine e disservizi.
Di cosa stiamo parlando? Di vocazioni da rispettare e visioni da considerare.
Psicologia deve essere ubicata nel centro storico, assieme ai corsi di Alta Formazione. Non abbiamo dubbi su questo, e abbiamo già evidenziato le soluzioni disponibili. Quello che ancora, purtroppo, non risulta disponibile è la capacità della politica di guardare oltre, di avere cioè una visione complessiva informata al contesto urbano dove – oltre all’aula lezioni – si consideri e si pianifichi adeguatamente il piano della mobilità, delle residenze, delle convenzioni, armonizzando il tutto. Occorre, insomma, la capacità di accogliere lo studente per integrarlo nel tessuto cittadino, anziché focalizzarsi solo nel reperimento di uno spazio per metterci delle sedie e una lavagna".