Maltempo Crotone, Pacenza: attivare programma messa in sicurezza
“Ora basta, non si può più vivere nel terrore per ogni nuova pioggia: sediamoci tutti a tavolino, ognuno per le rispettive competenze e per i poteri affidatigli dalla legge, e mettiamo al sicuro Crotone e la sua provincia, sia dal rischio esondazioni, che dal dissesto idrogeologico”. Il presidente del Comitato per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza, invita gli Enti locali e le deputazioni regionali e nazionali ad attuare una sinergia istituzionale per prevenire i rischi provocati dal maltempo nella provincia di Crotone. “Gli strumenti per fornire sicurezza ai cittadini ci sono da anni ormai – prosegue ancora l’onorevole Pacenza – ma sono considerati alla stregua di semplici enunciazioni d’intenti da parte degli organismi competenti che, puntualmente, sono lasciate a marcire nei cassetti delle Pubbliche amministrazioni. Che si chiami “Piano Versace”, ovvero la messa in sicurezza dell’Esaro redatto all’indomani dell’esondazione del 14 ottobre 1996; che sia denominato Pai, Piano d’assetto idrogeologico della Regione Calabria; che si faccia riferimento al Prg (Piano regolatore generale) della città capoluogo; il risultato è sempre lo stesso: il verificarsi dello stato d’emergenza per Crotone e provincia a causa del maltempo. Partendo proprio da quest’ultimo punto, ovvero le prescrizioni contenute nel Prg della città capoluogo, va subito sottolineato che, allo sblocco delle nuove lottizzazioni da esso consentite, deve essere consequenziale, e altrettanto perentoria, la realizzazione delle cosiddette opere di urbanizzazione. Compresa la formulazione di un progetto più complessivo di canalizzazione delle acque piovane. La messa in sicurezza dell’Esaro è solo la punta dell’iceberg in quella che si potrebbe definire la classifica delle urgenze da attuare con tempestività per evitare i rischi corsi in caso di maltempo nella città capoluogo. Le zone più remote della città, così come i nuovi quartieri (che stanno sorgendo in periferia e nelle parti alte del capoluogo ionico), stanno subendo, a mio modesto avviso, lo scotto di logiche programmatiche carenti e sorpassate, che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini. Ecco perché, alla luce di tutto ciò, credo che, proprio su queste problematiche, debba concretizzarsi al più presto una sinergia istituzionale che metta attorno ad un tavolo anche le associazioni di categoria del settore edile ed industriale. Per quanto mi riguarda, metterò a disposizione della causa tutta la mediazione occorrente nei confronti dell’Esecutivo regionale; così come renderò disponibili tutti i miei canali col governo nazionale ove si rendesse necessario. Tutto questo, solo e per l’esclusivo interesse del territorio e dei cittadini”.