Scuola. Docenti A046: Manifesto per la diffusione della cultura della legalità

Crotone Attualità

In considerazione dei disagi che si stanno verificando all’interno delle scuole e delle famiglie italiane, delle rapide trasformazioni quotidianamente riscontrabili nella società e in conseguenza di svariati e molteplici fattori, il Gruppo dei docenti A046 (ex A019 discipline giuridiche ed economiche) ha voluto evidenziare alcuni punti in relazione alla problematica urgente dell’imminente attuazione delle utilizzazioni e delle assegnazioni provvisorie in previsione dell’avvio dell’anno scolastico 2016/17.

“In particolare - sostengono - è necessario soffermare, l’attenzione sulla classe di concorso A046, ex A019 - discipline giuridiche ed economiche, che, in seguito al piano straordinario di mobilità, risulta fortemente penalizzata con un numero elevatissimo di trasferimenti fuori regione e in località anche assai lontane dal luogo di residenza. In riferimento a tale classe di concorso, il numero dei trasferimenti potrebbe essere completamente o quasi riassorbito, attraverso l’utilizzazione o l’assegnazione provvisoria, come organico di potenziamento, di tale personale nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado”.

Secondo i docenti “è fondamentale ribadire che il personale in questione è già stato utilizzato come organico di potenziamento nella scuola secondaria di primo grado con esiti positivi; specialmente in contesti altamente degradati e a rischio criminalità nelle province calabresi. Permettere che i docenti di Diritto ed Economia continuino ad operare, soprattutto nelle aree citate, portando i valori della legalità, del senso dello Stato e delle competenze civiche, significa trasformare profondamente la società, incidendo positivamente sul futuro delle giovani generazioni”.

“La legalità – ribadiscono dal Gruppo - ha una sua funzione nel momento in cui si esplicita in conoscenze dei principi che regolano la convivenza tra aggregazioni di persone sempre più estese, complesse e interconnesse e comporta anche l’interiorizzazione di regole condivise, che non costituiscono un’imposizione, ma il cuore pulsante di una società garante della libertà e dignità del singolo individuo. Per tanto è necessario fare accostare i giovani, fin dalla più tenera età, ai principi della legalità e dei diritti umani, in modo che possano sedimentarsi nella loro coscienza e divenire in modo del tutto naturale fonte di ispirazione e bussola per le future scelte di vita”.

“La regione Calabria – aggiungono - si configura come una delle aree più problematiche del Paese, in quanto zona contrassegnata da alti tassi di dispersione scolastica, di disoccupazione, di irregolarità del lavoro e di attività illecite ed è la prima regione italiana per infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia legale. Inoltre drammatici risultano i dati sullo spopolamento e sul malessere demografico. Il quadro delineato profila una vera e propria emergenza sociale, un’emorragia drammatica di risorse, che indebolisce ulteriormente il sistema socio-economico calabrese. In un contesto degradato come quello delineato, facilmente si sviluppano dinamiche relazionali alterate, incentrate sull’arbitrio e la prevaricazione, come avviene, nel fenomeno del Bullismo”.

Per gli insegnanti un altro aspetto specifico del territorio calabrese “connesso alla propria posizione geografica, è la fortissima presenza di immigrati ospitati e rifugiati, i quali, come primo ingresso, accedono all’Italia anche attraverso il passaggio obbligato nel centro d’accoglienza di Crotone, ultima provincia calabrese per qualità della vita. La coesistenza di individui appartenenti a etnie e religioni diverse, inseriti in una realtà culturalmente ed economicamente arretrata, può costituire motivo di tensione e ostacolo all’integrazione; in tal senso, l’apporto dei docenti della classe di concorso A046 (ex A019) anche e soprattutto all’interno della scuola secondaria di primo grado, in modo da agire tempestivamente, sarebbe determinante per veicolare alle future generazioni i valori della solidarietà, consapevolezza civica, inclusività e rispetto della legalità, valorizzazione delle differenze, accoglienza, il cui scopo è abbattere ogni forma di stereotipo e pregiudizio per la pacifica convivenza dei popoli”.

In ragione di tutto ciò i docenti ritengono “importantissimo dotare ogni istituto scolastico, di primo e secondo grado, di un’unità appartenente alla classe A046 (ex A019) con la finalità di aderire alle esigenze odierne, contrastare l’emarginazione sociale, la criminalità, la discriminazione e contribuire al riequilibrio degli scompensi tipici del territorio.

Anche l’esigenza di agire nell’ottica di un percorso che tuteli il minore suggerisce la soluzione dell’adozione dell’insegnamento delle discipline giuridiche in tutte le scuole, per intervenire con prontezza in ogni contesto di disagio sociale, attraverso la formazione e il dialogo”.