Patrimonio, cultura e storia: presentato il programma di “Civita…nova”
Il capoluogo del Pollino pone al centro della vita sociale della comunità momenti di promozione legati alla propria storia, al proprio costume, alle proprie risorse e ricchezze identitarie.
Civita…nova e il programma delle sue iniziativa sono state presentate ieri presso il Comune di Castrovillari e si muovono tutte in una varietà di proposte nelle quali l'offerta dell'incontro è il cuore degli intrattenimenti. Si tratta di ambiti e luoghi particolari oltre l'amore per l'esistente, la tradizione, il bene comune, tra interessanti testimonianze che ripercorrono pure il cammino di storie ed avvenimenti, grazie alle vocazioni e talenti di uomini e donne appassionati alle loro radici ed a tutto ciò che connota la realtà dove sono cresciuti.
Così dal 16 al 25 settembre “vedremo e potremo godere”, come illustrato nella presentazione del programma presso la sala Giunta, al primo piano del palazzo di città, con la partecipazione del Sindaco ed il suo delegato, Domenico Lo Polito e Franco Pirrera, il presidente e direttore artistico della Pro Loco, rispettivamente Eugenio Iannelli e Gerardo Bonifati , nonché di Maria Zanoni responsabile del Centro Cultura ed Arte 26, presenti anche diversi soggetti che parteciperanno agli istanti che sono stati creati.
Tutti hanno ribadito la forza che suscita la manifestazione collegata a tante espressività. Il Sindaco Lo Polito da parte sua, introducendo la presentazione, ha sottolineato che le giornate saranno caratterizzate da maggiori e mirati momenti culturali a partire da venerdì 16 settembre, quando verrà inaugurata la biblioteca comunale nel Protoconvento dove è stata definitivamente collocata accanto al museo ed alla pinacoteca.
“Gli appuntamenti - ha aggiunto - coinvolgeranno anche le antiche produzioni tipiche che la nostra terra serba e tramanda le quali saranno al centro di convegno sull’agricoltura che racchiude il primo concorso sulla Cipolla Bianca nel quale verrà consegnata al vincitore (che ha prodotto la più ragguardevole) una bell’opera di Francesco Ortale e, pure, in una serata di beneficenza firmata dall’Associazione dei Cuochi Cosentini il cui ricavato servirà per realizzare un’opera nel rione Civita”.
Le iniziative e la capacità di suscitarle, grazie alla presenza di un centro storico che mette insieme, in sinergia, per sprigionarle, sono state riaffermate da Maria Zanoni proponitrice del convegno sui borghi antichi come attrattori, dal delegato del Sindaco, Franco Pirrera, che ha ricordato pure uno dei fautori di Civita..nova, l’indimenticabile Giuseppe Maradei, recentemente scomparso, dal presidente della Pro Loco, Eugenio Iannelli che ha anche illustrato le diverse mostre in programma e legate altresì alla tradizione culinaria e dal direttore artistico della Pro Loco, Gerardo Bonifati che ha tracciato passo, passo il percorso artistico, culturale e d’intrattenimento (la sera del 16 settembre aperto da un omaggio a Rino Gaetano e quindi ai cantautori che apre un ventaglio di momenti per tutti i gusti) della nove giorni e mezzo che prevede serate di musica etnica, classica, folk e jazz, con otto punti di espressione artistica, location teatrali e occasioni, tempestati nel rione Civita per conoscere ed addentrarsi tra il patrimonio esistente.
Poi - è stato annunciato - ci saranno le Passeggiate del Carnevale (legate ad uno degli eventi cittadini invernali e tradizionali che si vuole potenziare), tra l’arte di strada con autorevoli Scuole come quelle di Napoli e Palermo, il Teatro dei Pupi Siciliani (patrimonio dell’Unesco), l’ascolto di arie con l’apporto di un Coro e ogni giorno il fermento delle scolaresche cittadine con proprie animazioni nel Castello Aragonese; ma non finisce qui.
Il programma prevede una Mostra dedicata a San Francesco di Paola ed altre su eccellenze locali, espressione del Costume, e nelle stradine adiacenti, poi, le Compagnie teatrali del capoluogo e della zona in un impianto stabile, caleidoscopico che ne farà vedere delle belle, con tanto altro ancora che aspetta solo la presenza costante e calorosa del pubblico.
Un’occasione, insomma, che fa intendere cosa possono fare e creare i borghi antichi quando si annodano all’esistente ed alle risorse umane che lo tramandano. Bisogna solo coinvolgersi per provare questa emozione e Civita..nova è sorta per questa avventura senza tempo.