Due arresti e 15 denunce dei Carabinieri della Locride
Nel corso dell’ultima settimana sono state ulteriormente incrementate le attività di controllo del territorio svolte dai Carabinieri della Locride, attraverso le Compagnie di Locri, Bianco e Roccella Jonica, con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato Carabinieri di Vibo Valentia, nell’ambito del piano nazionale e transnazionale di contrasto alla criminalità denominato “focus ‘ndrangheta”.
Nello specifico, sono strati effettuati di diversi posti di blocco in punti nevralgici della locride in delicate fasce orarie che hanno poertato al controllo di 497 persone e 264 veicoli, nonché diverse perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di pregiudicati inseriti nelle locali cosche di ‘ndrangheta.
In particolare, i Carabinieri della stazione di Marina di Gioiosa Jonica hanno tratto in arresto L.B., destinatario di un ordine di esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano. L'uomo, riconosciuto colpevole di truffa, è stato sottoposto alla detenzione domiciliare presso la propria abitazione dove dovrà scontare 4 mesi di reclusione.
A Platì, invece, i carabinieri della stazione locale hanno tratto in arresto P.T., 26enne del posto, destinatario di un ordine di esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri. Lo stesso, riconosciuto colpevole di porto abusivo di armi od oggetti atti a offendere, è stato sottoposto alla detenzione domiciliare presso la propria abitazione dove dovrà scontare 8 mesi di reclusione.
I militari della Stazione di Riace hanno denunciato per porto di armi o strumenti atti a offendere, un minore di Camini. Lo stesso, nel corso di una perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un coltello di genere vietato della lunghezza complessiva di oltre 16 cm che è stato sottoposto a sequestro.
In azione anche i Carabinieri del N.O.RM. – Aliquota Radiomobile della Compagnia di Locri, che hanno denunciato: un 23enne di Platì per porto abusivo di armi od oggetti atti a offendere. Lo stesso, a seguito di una perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico di genere vietato, con lama complessiva di oltre 25 cm, che è stato sottoposto a sequestro; un 36enne di Siderno, per guida senza patente. Lo stesso è stato sorpreso, per la seconda volta, alla guida di un motociclo sprovvisto della patente di guida poiché mai conseguita.
Mentre, i militari della Stazione di Africo Nuovo hanno denunciato un 49enne del posto per minaccia a pubblico ufficiale; un 29enne e un 45enne, entrambi del posto per furto di energia elettrica. Gli stessi, avrebbero realizzato presso le rispettive abitazioni un bypass sotto traccia al fine di impedire al contatore di misurare i reali consumi di corrente.
Prosegueundo, a Caraffa del Bianco, i carabinieri hanno denunciato: un 59enne del posto per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità. Lo stesso non avrebbe ottemperato a un’ordinanza emessa dal Comune di Casignana con la quale gli veniva intimato lo sgombro di alcuni edifici abbandonati del centro storico abusivamente occupati per allevare suini; un 72enne di Caraffa del Bianco per furto aggravato di acqua. Lo stesso avrebbe realizzato nel fondo agricolo di sua proprietà un allaccio abusivo alla rete idrica comunale al fine di irrigare i terreni ed abbeverare gli animali.
I militari di Palizzi hanno denunciato: un 69enne del posto e una 53enne imprenditrice di Reggio Calabria, per abusivismo edilizio. Gli stessi, il primo in qualità di committente, avrebbero ristrutturato un edificio a due piani destinato a civile abitazione in violazione della normativa vigente; un 60enne e una 57enne, entrambi del posto, per furto aggravato di energia elettrica. Gli stessi avrebbero realizzato presso le rispettive abitazioni un bypass sotto traccia al fine di impedire al contatore di misurare i reali consumi di corrente.
Sempre per il reato di furto aggravato di energia elettrica, a Bruzzano Zeffirio, sono stati denunciati due 57enni di Ferruzzano per furto di energia elettrica. Gli stessi avrebbero realizzato presso le rispettive abitazioni un bypass sottotraccia al fine di impedire al contatore di misurare i reali consumi di corrente.
A Gioiosa Jonica, infine, i militari della stazione locale hanno deferito 3 persone. Si tratta di due persone di origine Rumena, rispettivamente di 54 e 44 anni, che avevano realizzato un allaccio abusivo alla rete idrica comunale con un tubo in gomma che è stato sequestrato, e di un 40enne del posto per detenzione abusiva di munizioni. Il 40enne, destinatario di un divieto di detenzione armi e munizioni emesso dalla Prefettura di Reggio Calabria, avrebbe detenuto illegalmente alcune cartucce da caccia caricate a palla asciutta.