Alla Ubik di Catanzaro la Venezia noir di Massimo Carlotto
Ci sono alcuni autori che non smetteresti mai di ascoltare. Massimo Carlotto è uno di questi. Il maestro del noir italiano ha fatto ritorno alla Ubik di Catanzaro per presentare il suo nuovo libro ‘Il turista’. “Mi sono lanciato in una nuova sfida – ha affermato Carlotto e mi sono ‘regalato’ un thriller per i miei 60 anni”.
Il turista è un serial killer psicopatico che non prova empatia, rimorso o paura. Un libro ricco di azione, ambientato nel capoluogo veneto. “La scelta di Venezia non è casuale – ha dichiarato Carlotto – È una città che amo moltissimo. È per me un territorio di conflitto, venduto ad un turismo di massa. Nella storia propongo un tragitto di percorsi che non sono turistici perché praticati normalmente dai veneziani. Venezia è sempre stata la città delle spie e dei tradimenti e, quindi, per me era la città giusta per piazzare ‘il turista”.
“Io credo che nel mondo ci sia una forte tonalità di grigio – ha aggiunto lo scrittore. - Il nostro paese ha un rapporto perverso con la verità e in un mondo del genere non è facile distinguere tra il bene ed il male”.
Durante la conversazione, condotta da Nicola Fiorita, l'autore si è piacevolmente raccontato: “Voglio che il lettore si immerga nella lettura e si dimentichi il latte sul fuoco, ad esempio. Volontariamente non rendo esplicito un pensiero perché so che lo farà il lettore. La scrittura è per me vitale. Ho sempre l'esigenza di fare e mi rendo conto che ho più progetti che vita. Giro molto perché mi piace incontrare i librai e i lettori perché ti fanno capire la reale dimensione del tuo lavoro”.
La lingua italiana sta cambiando e Carlotto lo ha sottolineato: “Ogni giorno smarriamo sempre più vocaboli. Se facciamo un paragone tra la letteratura del '900 e quella di oggi, notiamo che abbiamo perso qualcosa. Anche la poesia sta scomparendo. Un consiglio per gli scrittori esordienti? Ci vuole un po' di fortuna ma, soprattutto, originalità e determinazione”.