Casa degli Agricoltori 2.0: “Anno orribile per la produzione di olio nella provincia crotonese”
“Sarà un annus horribilis per la produzione di olio di oliva per la nostra provincia, infatti il raccolto di olive sarà ai minimi storici, soprattutto nelle aree interne e pre montane. Dopo il boom della produzione olivicola del 2015, la stagione si prospetta negativa con una previsione di -50% rispetto allo scorso anno ma con una qualità molto elevata che conferma l’eccellenza dell’olio extravergine crotonese”. Questo è in sintesi il quadro che si evince dall’analisi svolta dai tecnici della Casa degli Agricoltori 2.0 (della Cooperativa Bioagrizoo e dell’APZ della Calabria), dopo aver svolto numerosissimi sopralluoghi ed indagini su tutta la provincia.
“Il tutto si è verificato maggiormente a causa delle cattive condizioni metereologiche delle prime settimane del mese di giugno che hanno contribuito ad una scarsissima allegagione nonostante una buona fioritura iniziale. Il calo produttivo tuttavia non inciderà sulla qualità che sarà ottima. Ciò che i responsabili della Cooperativa crotonese consigliano è di prestare molta accortezza ai prezzi. Infatti si possono verificare delle anomalie a cui bisogna prestare molta attenzione, da una parte se la bottiglia sarà venduta al di sotto dei 7-8 euro, c’è il rischio che si tratti di olio extravergine di oliva proveniente da altre situazioni, infatti al di sotto di questa cifra i produttori non riusciranno nemmeno a coprire i costi di produzione quindi è bene diffidare dalle bottiglie a prezzi bassi, potrebbero essere rimanenze degli anni passati o oli prodotti con olive non italiane.
“Dall’altra parte il calo di produzione può portare anche ad un innalzamento dei prezzi per effetto della corsa all’acquisto dell’olio nuovo. Infatti i prezzi alla borsa merci di Bari, che è la più rappresentativa a livello nazionale, sono in significativo aumento con un balzo nell’ultima settimana del 14% per l’extravergine rispetto all’inizio dell’anno. In tutto questo è fondamentale ed utile saper leggere l’etichetta e quindi verificare la data della scadenza, preferire l’extravergine nuovo guardando l’annata di produzione che molti indicano volontariamente in etichetta e di preferire gli extravergini in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori”.