Le mani della ‘ndrangheta sugli appalti in Lombardia, 14 arresti
Quattrodici arresti e diversi capi di imputazione per quella che la Dda di Milano ha definito una “associazione a delinquere formata da imprenditori bergamaschi e calabresi”, alcuni dei quali vicini a “un contesto criminale di ‘ndrangheta”.
La Guardia di Finanza del capoluogo lombardo ha infatti arrestato 14 persone nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Distrettuale antimafia, che avrebbe fatto luce sull’acquisizione di subappalti di opere pubbliche in Lombardia.
A finire in manette anche un dirigente di una società del gruppo Ferrovie Nord Milano che con altre 13 persone dovrà rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati di corruzione. Tra le commesse interessate dall’inchiesta, anche quella relativa alla linea ferroviaria che collega il terminal 1 al terminal 2 di Malpensa.
L’operazione, dal nome in codice di “Underground”, è stata coordinata dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dal Pm Bruna Albertini. L’ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal Gip Alessandra Simion.
Stando alle indagini, la presunta associazione per delinquere sarebbe stata composta da vari imprenditori che si sarebbero avvalsi di diverse società edili intestate anche a prestanome e apparentemente prive di legami tra loro.
Gli approfondimenti investigativi, eseguiti con una complessa attività di polizia giudiziaria e tributaria, avrebbero portato all’accertamento anche di presunte violazioni di natura penale e tributaria e di “attività distrattive del patrimonio di alcune società coinvolte, in relazione alle quali - come spiega la Gdf - il Tribunale ha dichiarato il fallimento” con ipotesi di bancarotta per i “titolari di fatto”.