Emergenza 106, al via la fase di coinvolgimento dei Comuni
Emergenza SS106, da ieri mattina, 5 ottobre, la Segreteria regionale de Il Coraggio di Cambiare l’Italia è a lavoro per inoltrare a tutti i Comuni della fascia ionica, attraversati dalla strada della morte, da Rocca Imperiale a Reggio Calabria, la bozza di delibera attraverso la quale si chiede al Governo Renzi la sottoscrizione di un protocollo d’intesa e di un crono programma di investimenti che garantisca impegni certi sull’ammodernamento ed il raddoppio della statale nell’intero tratto regionale.
Dopo il primo e riuscito briefing con Istituzioni, sindacati, associazioni e imprenditori, tenutosi lo scorso 29 luglio a Sibari, si passa al secondo step: quello, appunto, di coinvolgere e rendere protagonisti di questa vertenza sociale e civile le Amministrazioni e i Consigli comunali calabresi. Il Presidente Graziano: L’obiettivo dichiarato è quello di far arrivare sul tavolo del Consiglio dei Ministri un’istanza ampiamente condivisa dal territorio che possa finalmente portare a compimento un’opera agognata da decenni.
Sono circa 90 i Comuni calabresi del litorale ionico, compresi i capoluoghi di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e le due città dell’Area urbana Rossano-Corigliano, coinvolti dal CCI in quella che la direzione nazionale del movimento definisce una vera e propria maratona per il riconoscimento del diritto alla mobilità, con un unico scopo: la realizzazione di una delle opere più importanti e strategiche per lo sviluppo economico e la crescita della nostra regione.
“Attraverso l’approvazione delle delibere – dichiara il Presidente nazionale de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, Giuseppe Graziano – da parte delle Amministrazioni e dei Consigli comunali della Calabria Est daremo due segnali forti al Governo Renzi. Il primo, sicuramente più di attualità, per far capire che un ponte sullo Stretto di Messina è utile solo se prima viene risolta la grave questione infrastrutturale e dei trasporti interna alla Calabria. Il secondo segnale, per noi di valore morale e identitario, sarà quello di far capire a chi ci governa, una volta per tutte ed in modo roboante, che siamo stufi di piangere quotidianamente decine di morti lungo la statale ionica, la strada più pericolosa d’Europa.
“E tutto questo perché da decenni lo Stato, impassibile, continua a glissare colpevolmente sul problema SS 106. Noi, insieme agli enti locali – precisa Graziano – attraverso l’approvazione del deliberato, chiediamo impegni concreti e, soprattutto, che il Governo prenda coscienza dell’emergenza ed intervenga. Sappiamo già – chiarisce ancora il massimo rappresentante del CCI – che la strada da percorrere non sarà semplice. Ma sicuramente – conclude - non demorderemo e ci batteremo fino in fondo, Comune per Comune, finendo alle stanze del Governo, per pretendere dallo Stato un diritto che finora ci è sempre stato negato”.