Migranti, 4348 le persone arrivate dal 2015

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415 migranti, di cui circa 50 minori, 8 donne, 3 salme. Anche se il numero dei minori non accompagnati potrà dirsi definitivo soltanto all’esito delle identificazioni (ancora in corso da stamani), sono questi i numeri del 10° sbarco da gennaio 2015 al Porto di Corigliano Calabro. Complessivamente, con i 415 scesi oggi dalla Phoenix, peschereccio adibito al recupero migranti e gestito dalla Croce Rossa, sale a 4348 il numero complessivo dei migranti approdati nella scalo cosentino.

A darne notizia è l’assessore alle politiche per i migranti del Comune, Marisa Chiurco che, insieme al vicesindaco Oranges, agli assessori Granata e Apicella ed ai servizi sociali dell’ente hanno garantito anche in questa occasione la presenza e la collaborazione di uomini e mezzi dell’Amministrazione, sotto il coordinamento della Prefettura (con la presenza del Prefetto Gianfranco Tomao), con l’assistenza delle forze dell’ordine ed alla presenza del neo comandante della Capitaneria di Porto di Corigliano Canio Maddalena.

I minori non accompagnati, la cui assistenza questa volta è stata gestita direttamente dall’Ufficio di Governo, saranno quasi tutti accompagnati in strutture autorizzate a Rende ed a Mormanno, attraverso la collaborazione di associazioni aderenti al Fami (fondo asilo migrazione e integrazione), progetto nazionale finalizzato a contribuire alla gestione efficace dei flussi migratori e all’attuazione, al rafforzamento e allo sviluppo della politica comune di asilo, protezione sussidiaria e protezione temporanea e della politica comune dell’immigrazione, nel pieno rispetto dei diritti e dei principi riconosciuti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. L’Amministrazione Comunale ha comunque garantito la disponibilità ad accogliere in loco eventuali minori in esubero rispetto ai posti disponibili nelle strutture individuate dalla Prefettura.

Recuperate al termine dello sbarco di tutti i migranti, le tre salme sono state trasferite presso il cimitero cittadino dove saranno sottoposte, da parte dei medici legali, ad esami finalizzati ad accertare l’esatta causa del decesso. I corpi saranno comunque sepolti a Corigliano a cura dell’Amministrazione.

A coadiuvare la Croce Rossa – notizia positiva di accoglienza ed integrazione in una giornata triste per il recupero dei 3 cadaveri – c’era stamani anche il giovane somalo Omar che svolge, assieme ad altri, il delicato ruolo del mediatore. Sbarcato a Corigliano il 29 giugno scorso risiede adesso allo Scalo presso il Centro di accoglienza Ulisse insieme ad altri 24 minori prima ospitati al Palazzetto dello Sport di contrada Brillia.