A Locri la Festa del Donatore di Sangue
L’Avis Comunale Locri celebra il trentennale dalla fondazione della sezione locale e la contestuale Festa del Donatore di Sangue.
"Nelle nostre manifestazioni annuali - si legge in una nota dell'Avis - finalizziamo ogni attività a promuovere la cultura del donare il sangue per aiutare chi ne ha bisogno e invitare a rendersi utili alla comunità. In questa sola occasione ci fermiamo e celebriamo i gesti di grande solidarietà e altruismo che i Donatori compiono periodicamente.
In questa circostanza due volte speciale, per la ricorrenza e per il gran numero di benemerenze che verranno assegnate, l’Avis Comunale Locri ha organizzato un pomeriggio all’insegna della festa e della partecipazione.
Interverranno alla manifestazione il Sindaco del Comune di Locri , Giovanni Calabrese, Marina Leone, Presidente Avis Comunale Locri, Nino Posterino, Presidente Avis Provinciale Reggio Calabria, Nicola Ritorto Consigliere Avis regionale Calabria.
Verranno premiati i donatori di sangue Avis distinti in diverse categorie, dalla benemerenza rame a quella oro rubino, per donatori che arrivano a essere iscritti da 30 anni e aver effettuato almeno tra le 60 e le 75 donazioni. Un numero infinito di aiuto arrivato nella Locride che non deve mai cessare, troppo importante è il contributo non solo per i casi di emergenza ma anche per le persone che necessitano di trasfusioni continue.
Partecipare alla manifestazione sarà sicuramente un modo per entrare nel mondo dell’altruismo e della partecipazione solidale ai problemi del prossimo.
Dopo la premiazione, nel corso della serata, sempre al palazzo della cultura di Locri, verrà messa in scena la rappresentazione teatrale “Renzo e Lucia – Matrimonio in agonia”, della “Piccola compagnia del Teatro”, parodia musicale scritta da Santino Consoli.
Pprogramma: 16,30 accoglienza donatori e ospiti; 17 Premiazione dei donatori benemeriti e consegna targhe ricordo alle famiglie dei donatori deceduti; 19,30 buffet; 20,30 Rappresentazione teatrale “Renzo e Lucia – Matrimonio in agonia”.