Cirò Marina. Comune in dissesto, Fdi al sindaco: ci spieghi i perché

Crotone Attualità

Come già dichiarato precedentemente nella conferenza stampa del 9 settembre scorso, Fratelli d’Italia di Cirò Marina vuole nuovamente all'attenzione degli organi preposti la questione del dissesto finanziario dichiarato dall’amministrazione Parrilla (con delibera n. 30 del 26 agosto 2016).

Tenendo a precisare che la destra non ha mai amministrato e che dunque, sostengono dal circolo “G. Almirante” “non può essere chiamata in causa in qualità di responsabile di questo dissesto, lo riteniamo un fatto molto grave e, per noi, non tutto è stato detto". "La scelta frettolosa” da parte dell’amministrazione, secondo FdI, “si poteva evitare – dicono - lavorando in sinergia per non arrecare ulteriori danni ai cittadini, inoltre riteniamo che non tutti gli accertamenti sono stati fatti in maniera esaustiva: si poteva operare il riaccertamento straordinario così come sottolineato anche in conferenza stampa dal consigliere Salvatore Malena; si poteva seguire l'esempio di Crotone, Comune con un montate nettamente superiore a Cirò Marina”.

“L’assessore al bilancio Gallella – ribadiscono dal circolo - aveva annunciato proprio in occasione del consiglio comunale che non ci sarebbero state conseguenze per la cittadinanza: purtroppo tutti noi sapevamo che questo non era possibile in quanto è la legge che prevede ed impone tali direttive: gli aumenti ci saranno, e saranno mantenuti al massimo le aliquote per ulteriori 5 anni per addizionale comunali, imu, tasi ect. Considerando che il Comune di Cirò Marina ha il triste primato di un secondo dissesto, senza averne concluso neanche il primo, abbiamo valutato che sono presenti incongruenze normative e mancanza di applicabilitò delle principali norme sancite nel testo unico degli enti locali”.

Da Fratelli d’Italia viene poi sostenuto di essere stati informati “dalle altre forze politiche presenti nella minoranza che è stato presentato un esposto indirizzato alla Prefettura, al Ministero dell'Interno e alla Corte dei Conti al fine di porre in evidenza la condizione in cui versa il Comune per dichiarare illegittimo il secondo dissesto. Nei dati di bilancio ci sono notevoli anomalie secondo noi”.

Quello che il Circolo chiede, “nel rispetto della popolazione che ci ha votato e non solo”, affermano, è di sapere il vero motivo del dissesto finanziario “perché – aggiungono - quando si hanno debiti fuori bilancio si dovrebbero trovare nelle voci spese di fornitura, lavori ecc. e non debiti della Sorical, Regione Calabria, Enel ecc., che secondo noi sono spese essenziali per la popolazione. Inoltre nelle spese fuori bilancio c’è anche un debito IVA non versato all’erario per un importo pari a 250.000 euro esatti al millesimo: per un importo superiore ai 250.000 euro si entra nel procedimento penale. Esiste un danno erariale evidente ed esponenziale: chi lo paga? La parte politica ha le sue responsabilità ma le stesse devono essere assunte dagli uffici che ad oggi non funzionano in modo adeguato ed operativo”.

“Quello che noi chiediamo – continuano da Fratelli d’Italia - è perché si ricorre a consulenze esterne che hanno un costo notevole e quindi gravano sulla cittadinanza, invece di attivare i consulenti interni al Comune che percepiscono uno stipendio oltre ai benefit. Il Comune paga ad una società esterna, che ha il compito della registrazione delle fatture, un somma pari a 74.000 euro, importo pressoché esagerato agli occhi di qualsiasi consulente. Per non parlare della stagione estiva passata che nonostante un Comune in dissesto ha pagato compensi considerevoli: ad una radio locale è stata saldata una fattura di 30.000 euro invece paesi vicino a noi, per esempio Rossano, Strongoli, ha usufruito di finanziamenti regionali non gravando sulle casse comunali. Bisogna precisare che il saldo è stato operato solo per l'estate 2016, lasciando il debito intatto per l'estate 2015”.

Secondo il circolo Almirante, dunque “c’è una cattiva gestione e sperpero di denaro pubblico, perché non si tengono in considerazione le entrate di cassa con le uscite, e come noi tutti sappiamo, un buon padre di famiglia non può spendere 500 se entrano nelle sue tasche 100. Abbiamo chiesto più volte un resoconto della situazione ma ad oggi non abbiamo avuto risposta da questa amministrazione”.

Inoltre, Fdi chiede al Sindaco Parrilla come mai abbia affidato la gestione del turismo “senza ufficializzare la delega – viene puntualizzato - alla stessa persona che ha procurato i debiti fuori bilancio nella passata amministrazione Siciliani? Come si fa a cambiare scenario se i protagonisti sono sempre gli stessi? Noi non siamo giudici ma politici che mettiamo in risalto nel rispetto della cittadinanza tutte le situazioni per noi poco chiare, lasciamo agli organi proposti controllare se ci sono delle responsabilità, ma di certo chi soffre con tutti questi debiti è il popolo che non ce la fa più".