Rosarno. Ferrara, Nesci e Parentela (M5S): "Tensioni sociali prevedibili si usino bene i fondi Ue”
“Le strutture abitative destinate ai rifugiati ed occupate dalle famiglie disagiate di Rosarno sono i tragici ma prevedibili effetti del fallimento delle ordinarie politiche sociali condotte a livello regionale e nazionale”. Così l'europarlamentare calabrese Laura Ferrara e i parlamentari Dalila Nesci e Paolo Parentela intervengono in merito alla vicenda che vede alcune famiglie rosarnesi appropriarsi abusivamente dei moduli abitativi destinati ai rifugiati, costruiti su terreni confiscati alla 'ndrangheta.
L'intera struttura, tra l'altro non ancora ultimata, avrebbe dovuto ospitare un centro di formazione al lavoro per rifugiati con una foresteria di 60 posti letto.
“Ciò che accade a Rosarno – proseguono i rappresentanti calabresi del Movimento 5 Stelle – si ricollega poi al difficile tema della migrazione. A Rosarno che somma ai circa 15mila abitanti una popolazione aggiuntiva di circa 3mila migranti, il rischio che sorgano forti conflitti sociali è più che concreto.
Basterebbe che le istituzioni facessero bene il proprio dovere per limitare questa possibilità.
Sono oltre 200 i milioni di euro del Por Calabria 2014/2020 destinati all'inclusione sociale (asse 9 e 10), soldi che dovrebbero servire, tra l'altro, a finanziare interventi finalizzati all'incremento di alloggi sociali e servizi abitativi a favore delle fasce deboli della popolazione, interventi di recupero funzionale e riuso di vecchi immobili, interventi di sostegno a persone in condizione di temporanea difficoltà economica e altre misure.
L'occupazione avvenuta a Rosarno è un pericoloso campanello d'allarme a cui dare una risposta veloce ed equa. Da parte nostra - concludono - siamo a disposizione per ricercare una soluzione alla difficile e complicata crisi sociale che si è creata in questo territorio”.