Serie A. Crotone: la prima vittoria, il siparietto sul dischetto e Falcinelli che si porta a casa il pallone
A rallegrare la partita non è stato solo il risultato finale, ma il siparietto creato da Trotta e Falcinelli che si contendono il pallone, al termine del primo tempo, quando l’arbitro Pairetto indica il dischetto dagli undici metri.
Entrambi vogliono tirare a tutti i costi il rigore, Falcinelli incalza Trotta che si è fiondato per primo sul pallone e che lo difende nascondendolo al compagno. Sembra di rivivere un déjà-vu, quando all’Olimpico Palladino e Falcinelli fecero lo stesso teatrino. Allora ebbe la meglio Palladino ma sbagliò. Questa volta è dovuto intervenire dalla panchina mister Nicola per decidere il “predestinato”.
Anche portiere del Chievo, Stefano Sorrentino, li guarda con fare interrogativo, non crede ai suoi occhi. Trotta bacia il pallone prima di sistemarlo sul dischetto, calcia in modo impeccabile e il Crotone passa in vantaggio.
La partita termina 2-0 per i calabresi, la seconda rete la sigla Diego Falcinelli, migliore in campo insieme a un eccellente Barberis a cui è mancato solo il gol negato da Sorrentino, che si è superato per ben due volte.
A fine partita abbiamo chiesto a Falcinelli, Trotta e a mister Nicola di chiarirci un po’ questa “lotta” che si fa per battere un calcio di rigore.
Nicola: “Ci sono tre quattro giocatori in grado di battere i rigori, io non assegno gerarchie perché per la mia esperienza durante una partita uno può sentirsi più sicuro rispetto ad un altro. Non c’era in campo Palladino perché è un po’ affaticato, ma altrimenti avrebbe voluto tirarlo anche lui. Lascio a loro il buon senso di capire chi sta meglio per poterlo tirare. Io mi sono divertito a vederli, ma l’unica cosa che gli ho detto è che se da una parte una situazione del genere comunica convinzione, dall’altra se uno fa di tutto per calciarlo e poi lo sbaglia fa la figura del fesso quindi state solo più attenti.”
Trotta: “Ho voluto a tutti i costi quel pallone, ero sicuro perché sentivo una energia positiva. Alla fine l’ho spuntata io, ho tirato ed è andata bene.”
Falcinelli: “Il rigorista non c’è in squadra, siamo due o tre. Però è importante, che si vuole a tutti i costi tirare un calcio di rigore. È necessaria anche questa cattiveria in campo e oggi l’abbiamo dimostrato portando a casa il risultato. Con Trotta siamo amici fuori dal campo, non c’è nessun problema tra noi. Sono contento per Marcello. Però oggi il pallone lo porto a casa io!”
Con la speranza che anche gli arbitri si siano divertiti e concedano altri calci di rigore al Crotone, a questo punto facciamo un appello a tutti i rigoristi della squadra affinché facciano battere il prossimo calcio di rigore a Falcinelli, che in cambio farà portare a casa il pallone ad un suo compagno.
Cinzia Romano