Poste: a rischio 1000 lavoratori in Calabria, sciopero dei dipendenti
Ventimila posti di lavoro a rischio in Italia, di cui circa un migliaio in Calabria. Questa la stima dei sindacati di categoria e il timore dei dipendenti di Poste Italiane che stamani hanno manifestato a Catanzaro.
Lo sciopero è stato indetto dalle organizzazioni sindacali ed è nato per contrastare la seconda fase della privatizzazione della società decisa dal Governo. Il presidio, organizzato nella tarda mattinata, si è svolto senza problemi di ordine pubblico, anche se sono stati molti i disagi alla circolazione stradale nel centro cittadino, con veri e propri blocchi nei momenti cruciali dello sciopero generale.
Per le Sigle, alla privatizzazione si aggiungerebbero, inoltre, le problematiche aziendali definite “figlie di una applicazione monca del piano industriale” che prevedeva un rilancio della logistica, e un’applicazione considerata “inefficace e sbagliata” dell’accordo sulla riorganizzazione dei servizi postali.
Tra gli altri deficit manifestati dalle rappresentanze anche la carenza di addetti alla sportelleria degli Uffici e le continue pressioni commerciali verso consulenti finanziari dovuti, a parere delle Sigle, ad una “finanziarizzazione sempre più spinta dell’Azienda Poste”.