Chiusura termovalorizzatore Gioia, Legambiente a Oliverio: fatti dopo parole
Il Presidente Mario Oliverio ha dichiarato ieri a Spezzano della Sila che è intenzione della Regione chiudere il termovalorizzatore di Gioia Tauro e Legambiente Calabria chiede che alle parole seguano i fatti e che quanto affermato “sia messo nero su bianco anche sul Piano rifiuti dove, invece, si prevedono importanti interventi di riefficientamento”.
L’utilizzo dell’impianto nel corso del 2014 è stato del 60,8% della sua capacità: Legambiente invita la Regione a manifestare la decisione anche al Governo nazionale chiedendo la revisione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 agosto scorso sulla “Individuazione della capacità complessiva di trattamento degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani e assimilabili in esercizio o autorizzati a livello nazionale, nonché individuazione del fabbisogno residuo da coprire mediante la realizzazione di impianti di incenerimento con recupero di rifiuti urbani e assimilati. (GU Serie Generale n.233 del 5-10-2016)”, dove, nell’allegato II, viene riportata la tabella, in cui il fabbisogno di trattamento del termovalorizzatore di Gioia Tauro è di 236.917 tonnellate.
“Anche su questo vorremmo che si facesse chiarezza e che scompaia dalla ricognizione nazionale fatta dal Governo sulla capacità di trattamento degli impianti”, ribadiscono dall’associazione.