Oliverio a Gioia Tauro: “Accendere i motori di una nuova fase di crescita”
Il presidente della Regione Mario Oliverio è intervenuto oggi all’Assemblea Annuale di Unindustria della provincia di Reggio Calabria svoltasi presso la sala consiliare del comune di Gioia Tauro.
“Non possiamo pensare a nessuna ipotesi di sviluppo della nostra regione e neanche alla funzione che dovrà avere Gioia Tauro -ha esordito Oliverio- al di fuori di quella che è oggi la condizione del Paese. Da qui dobbiamo partire se vogliamo ragionare in termini di crescita e di prospettiva. E’ vero: qua e là si registrano timidi segnali di ripresa, ma ancora non ci siamo rispetto a quella che deve essere la spinta necessaria a determinare una ripresa che sia capace di accendere i motori di una nuova fase di crescita e di espansione nel nostro Paese. Perché questo possa realizzarsi il Mezzogiorno deve essere assunto con coerenza come la risorsa sulla quale investire e dalla quale ripartire per riaccendere questi motori. Ne sono profondamente convinto e credo che su questo dobbiamo fare un punto, perché ritengo che oggi anche la questione Meridionale non può più essere letta ed affrontata con una impostazione datata. Io credo che la nuova frontiera dello sviluppo sarà il Sud del mondo, il Sud del Mediterraneo, che ricolloca il nostro Mezzogiorno in una funzione strategica per il Paese e per l’Europa. Su questo tema, però, ancora non ci siamo, non ci siamo né sul piano culturale nè sul piano delle coerenze nella impostazione programmatica”.
“Dico questo –ha aggiunto il Governatore della Calabria- perché ora che lo Statuto è stato modificato c’è bisogno di una grande libertà d’azione. In tal senso mi rivolgo alla responsabilità di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale a non ostacolare questo processo. La grave situazione della nostra regione ha bisogno di un’azione di governo libera da condizionamenti ed io vi assicuro che non sopporterò né diktat, né ricatti, né condizionamenti. Per questo ho dichiarato che voglio governare cinque anni. La nostra azione dovrà essere libera da condizionamenti affinchè si realizzino le rotture necessarie senza le quali la Calabria non sarai mai in grado di dispiegare le potenzialità e le energie di cui dispone e che sono necessarie per costruire il suo futuro”.
“So –ha proseguito il presidente della Regione- che ci sono forze che si sentono minacciate da questo discorso e che, in modo carsico, si apprestano a costruire opposizioni solide, ma non ci fermeranno perché su questo terreno non ci saranno sconti per nessuno. Dico questo anche perché ritengo che questa terra non abbia altra alternativa se non quella di affossare sempre più nel pantano in cui è stata spinta. So che il compito è difficile e complesso e che non basta un uomo solo al comando o una giunta che dovrà, lo vedremo da lunedì in poi, incarnare questo processo di rottura. E’ necessario che cresca e si affermi la consapevolezza di tutte le forze sociali di questa regione. In tal senso ho accolto con grande soddisfazione la notizia del Patto per la Calabria sottoscritto tra le forze sociali e le organizzazioni sindacali. Quello è un grande punto di forza, a condizione che esso diventi il terreno su cui si costruisce un impegno corale in direzione del cambiamento”.
“Questa terra –ha concluso Oliverio- ha bisogno che si apra con coraggio una nuova stagione che persegua obiettivi di crescita e di sviluppo, che guardi al bene di tutti, che introduca forme di automatismo e spezzi le lungaggini e le storture burocratiche che spesso diventano fattore di corruzione e malaffare. Al primo posto mettiamo la trasparenza, la legalità e le regole. Se saremo coerenti e uniti fino in fondo, ma soprattutto se spingeremo tutti verso la stessa direzione, sono convinto che ce la faremo. Se non fossi stato fortemente convinto di questo non avrei impegnato la mia faccia, la mia storia e la mia stessa vita”.