Sparatoria a San Gregorio d’Ippona, fermati figlio e nipote del “boss” di Limbadi
Luigi e Giuseppe Mancuso, rispettivamente di 24 e 21 anni: il primo è figlio del presunto boss di Limbadi, Giuseppe (67 anni), attualmente al 41 bis dopo essere stato condannato nell’ambito nel processo “Tirreno”; il secondo è invece figlio di Domenico Mancuso (41), nipote di Giuseppe.
Entrambi i giovani si sono presentati da soli, stamani, ai Carabinieri di Vibo Valentia e sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto in relazione alla sparatoria avvenuta sabato scorso in pieno centro a San Gregorio d’Ippona, quando vennero raggiunte da decine di proiettili alcune vetture parcheggiate nella piazza.
Sull’accaduto stanno indagando i pm Michele Sirgiovanni e Barbara Buonanno per le ipotesi di reato di tentato omicidio, detenzione di armi, spari in luogo pubblico e danneggiamento aggravato.
I due Mancuso compariranno dinanzi al gip di Vibo per la convalida del fermo e per l’interrogatorio di garanzia, intanto sono stati portati nel carcere del capoluogo.
Dopo l’accaduto i carabinieri avevano avviato le investigazioni sequestrando alcune autovetture; una di queste, tra l’altro, all’interno presentava delle tracce di sangue su cui sono ancora in corso gli accertamenti. Anche le abitazioni dei due giovani erano state controllate dagli inquirenti.