Ridusse in fin di vita un romeno, resta in carcere figlio di boss
Il giudice monocratico del tribunale di Vibo Valentia Giancarlo Bianchi, ha convalidato l'arresto del 19enne Luigi Mancuso, figlio del boss Giuseppe Mancuso dell'omonimo clan di Limbadi, e del 18enne Danilo Pannace, entrambi residenti a San Gregorio d'Ippona, un comune alle porte di Vibo Valentia, disponendo per entrambi la custodia cautelare in carcere. I fatti contestati risalgono al 10 agosto scorso, quando Mancuso e Pannace avrebbero ridotto in fin di vita, prendendolo a colpi di pietre e mattoni in testa, un agricoltore romeno, Ion Sorin Sheau. Le indagini sono state condotte dalla locale stazione carabinieri e dalla Compagnia di Vibo Valentia e sono culminate con gli arresti dei due venerdì scorso.