Discariche abusive, ancora un sequestro della Polizia Provinciale

Cosenza Cronaca

Una nuova indagine, ancora una volta coronata dal successo, quella che ha portato alla scoperta e al sequestro, da parte del distaccamento di San Giovanni in Fiore della Polizia Provinciale di Cosenza, di tre aree, distinte ma pertinenti allo stesso contesto territoriale, occupate da rifiuti speciali e comuni.

L’operazione degli agenti silani - agli ordini della Dirigente Antonella Gentile e con il coordinamento del Sostituto Commissario Antonella Pignataro - si è svolta nelle campagne in località Serraleta di S. Stefano di Rogliano, alle porte del Parco Nazionale della Sila, all’interno di un’area boschiva di notevole valore ambientale e paesaggistico situata a oltre 1300 metri di quota, coperta da alberi di alto fusto di Pino laricio calabrese e abete americano.

I rifiuti erano accatastati sul terreno, senza alcun accorgimento per evitarne la dispersione nell’ambiente circostante, modificando così lo stato originario dei luoghi e potenzialmente comportando delle conseguenze per l’inquinamento del suolo, del sottosuolo e dell’aria, oltre che un grave pericolo d’incendio o di combustione illecita.

I poliziotti provinciali hanno constatato che la prima area era occupata da rifiuti ingombranti, solidi urbani vari, parti di motori di autoveicoli, materiale plastico, legnoso e cartaceo, parti di Raee (rifiuti da apparecchi elettrici ed elettronici), contenitori vuoti in metallo e plastica di vernici e olii sintetici.

Nella seconda area, distante circa un centinaio di metri dalla prima, sono state trovate abbandonate carcasse di pneumatici nascoste tra i cespugli di ginestre e rovi, al lato di un piazzale del bosco; altre carcasse di pneumatici e rifiuti solidi urbani erano nella terza area, distante circa 200 metri dalla seconda ma sempre nello stesso comprensorio boscato e a lato di una stretta stradina in terra battuta.

Le tre zone, dopo l'ispezione e i rilievi fotografici, sono state poste sotto sequestro giudiziario. La Provinciale ha quindi trasmesso alla Procura della Repubblica di Cosenza il verbale di sequestro e il relativo fascicolo. Tra i rifiuti è stata poi ritrovata diversa documentazione cartacea riconducibile a un cittadino residente a Cosenza; individuata inoltre la proprietaria dei terreni, anche lei residente nel capoluogo bruzio.