Carenze igienico-sanitarie all’Annunziata di Cosenza, sequestrate sette sale operatorie
Dopo quelli avvenuti tra settembre e ottobre scorsi, su ordine della Procura della Repubblica di Cosenza, i Carabinieri della Compagnia del capoluogo e del Nas stanno procedendo oggi ad un altro sequestro preventivo “con facoltà d’uso condizionata” nell’Ospedale Civile dell’Annunziata: tratta in questo caso di sette sale operatorie dei Reparti di Chirurgia Generale e di Ortopedia, dove è presente anche una sala di day surgery per oculistica.
Il provvedimento, disposto dal Sostituto Procuratore Donatella Donato sotto la supervisione del Procuratore Capo Mario Spagnuolo e dell’aggiunto Marisa Manzini, è conseguente agli accertamenti svolti dai carabinieri che hanno eseguito delle ispezioni approfondite anche con l’aiuto del personale dello Spisal di Catanzaro, il Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza Ambienti di Lavoro.
I risultati dei controlli avrebbero messo in evidenza una serie di carenze sotto il profilo igienico-sanitario, in particolare rischi di contaminazione che, spiegano gli inquirenti, "potrebbero derivare dalla promiscuità nel ciclo sporco-pulito, dalla presenza di locali adibiti a stoccaggio di rifiuti speciali in aree non previste, e dal mancato rispetto dei parametri microclimatici e microbiologici previsti con la pressurizzazione delle sale operatorie. Sono state contestate anche delle violazioni in tema di sicurezza dell’ambiente di lavoro".
Nel provvedimento di sequestro sono state indicate una serie di prescrizioni a cui è comunque subordinata la facoltà d’uso, in caso contrario l’utilizzo delle sale operatorie sarebbe interdetto.