Il sindaco Gagliardi: “Nessuna anomalia sul depuratore di Saracena”
In merito alla notizia del sequestro di una parte delle rete fognaria cittadina il sindaco di Saracena, Mario Albino Gagliardi afferma che “sul depuratore cittadino, uno dei pochi in Calabria ad essere stato autorizzato in modo definitivo dalla Regione Calabria, non è stata riscontrata alcuna anomalia”. Intende inoltre affermare che “nelle indagini della Nucleo investigativo di Polizia Ambientale del Corpo Forestale di Cosenza (NIPAF)” sarebbe stata fatta “confusione tra il collettore di acque bianche e la rete fognaria; il pozzo sottoposto a sequestro, infatti, non è collegato alla rete fognaria ma raccoglie acque non nere (piovane o di fossi di scolo)”.
Inoltre, prosegue Gagliardi, “nell'ipotesi in cui altre anomalie dovessero essere riscontrate, ci troveremmo con ogni probabilità nella circostanza di allacci abusivi sulla rete sui quali l'Amministrazione Comunale effettuerà tutti i necessari controlli”. Ma intende precisare anche che “il citato rione S.Pietro principalmente interessato dalle operazioni del NIPAF non è un quartiere del centro urbano cittadino ma periferico, semi abbandonato e le cui infrastrutture, oggetto di un'azione investigativa così plateale, sono state realizzate tra gli anni '40 e '60 del secolo scorso”.
“Rispetto alla natura, alla portata ed ai contorni dell'accertamento effettuato dal NIPAF – per Gagliardi - risulterebbe sproporzionato e quanto meno irrituale l'impiego di mezzi e uomini (11 militari e 4 macchine), tanto anomalo per le sue modalità da non escludere l'ipotesi che esso possa essere letto alla luce dei numerosi e noti contrasti che da diventi anni intercorrono tra l'Esecutivo cittadino e il Corpo Forestale dello Stato al quale il Sindaco non ha mai evitato di contestare, in tutte le forme e con ogni iniziativa, la mancata tutela del patrimonio boschivo ricadente nel territorio comunale”.