La Polizia di Stato in prima linea contro l’aberrante fenomeno della violenza sulle donne
In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, ieri mattina, presso l’Aula Magna di Architettura dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, si è tenuta una conferenza-dibattito sull’azione di prevenzione e contrasto del triste fenomeno della violenza di genere. Quello di ieri è stato il primo incontro, nell’ambito di un più articolato progetto di sensibilizzazione informativa, ad opera della Polizia di Stato, sugli strumenti di carattere preventivo, prima ancora che repressivo, per la tutela dell’universo femminile da tale ignobile fenomeno.
Ha dato corso all’inizio dei lavori il Professore Francesco Manganaro, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia dell’Università degli Studi Mediterranea, che ha portato i saluti del Rettore Pasquale Catanoso, plaudendo l’iniziativa della Polizia di Stato. Successivamente, moderati dal Commissario Capo della Polizia di Stato Concetta Gangemi, i lavori sono proseguiti con l’intervento del Vice Questore Vicario Dottore Roberto Pellicone che ha presentato il progetto “…questo non è amore” che, tra l’altro, contempla l’utilizzo di un Camper della Polizia di Stato itinerante, con a bordo una equipe specializzata per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne. È intervenuta, quindi, la Dottoressa Maria Squillace, Responsabile sanitario del Centro per l’Abuso Sessuale dell’A.S.P. n. 5 di Reggio Calabria, che ha parlato delle molteplici sfaccettature della violenza di genere, in particolare di quella psicologica, più impalpabile e difficile da accertare.
Di seguito, il Professore Emanuele La Rosa del Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia ha commentato analiticamente gli aspetti di diritto sostanziale e procedimentale della normativa introdotta nel 2013 per contrastare l’allarmante fenomeno della violenza in argomento. A seguire, sono intervenuti, nell’ordine, il Commissario Capo della Polizia di Stato Luca Carlà, Vice-Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che ha esposto le linee-guida codificate nel Protocollo operativo E.V.A., acronimo di Esame delle Violenze Agite, in uso alle Volanti della Questura di Reggio Calabria per la gestione degli interventi per liti in famiglia; il Commissario Capo della Polizia di Stato Giuseppe Costa, Funzionario Addetto alla Divisione Polizia Anticrimine, che ha illustrato analiticamente l’istituto dell’Ammonimento del Questore quale misura di prevenzione personale; il Commissario Capo della Polizia di Stato Gesualdo Masciopinto, Dirigente della III Sezione della Squadra Mobile “Reati contro la persona, in danno di minori e sessuali”, che ha chiarito le metodologie di indagine e gli aspetti operativi, ripercorrendo la risoluzione di 2 recenti casi di violenza di genere da parte della Squadra Mobile.
Dopo gli interventi degli operatori a diverso titolo impegnati nella rete antiviolenza, la parola è stata data alla studentessa Ester Mussari, rappresentante degli studenti nel Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo che, prendendo spunto dalla disciplina dell’autodifesa, ha espresso il suo pensiero in merito. La giovane studentessa ha, poi, regalato alla platea un momento di vera commozione, coinvolgendo una studentessa spagnola, attualmente in Italia con il Progetto Erasmus, che ha portato una personale testimonianza di tristissime vicende familiari da lei vissute. L’obiettivo della presente iniziativa è quello di sensibilizzare la donna, vittima di violenza, a riconoscere cosa “non è amore” e a denunciare il suo disagio, evitando che il silenzio uccida la sua stessa dignità.